Dal nostro inviato Filippo Grimaldi
12 gennaio 2025 (modifica alle 14:45) – MILANO
Palombella rossoblù. Decide il gol di Frendrup, con il tiro del danese sporcato da Delprato, che ha ingannato l’incolpevole Suzuki. Tre punti vitali per il Genoa che si toglie dalla zona calda della classifica, ritrova la vittoria in casa (1-0 il finale) per la prima volta in questa stagione (233 giorni dopo l’ultimo successo interno) proprio nel giorno del debutto in tribuna al Ferraris del nuovo patron romeno Sucu e inguaia parecchio il Parma, ora vicinissimo alla zona retrocessione. La squadra di Pecchia non ha saputo dare continuità alle sue ultime due prestazioni e, soprattutto, alla buona prestazione in casa del Torino. Certo, c’è l’attenuante per Pecchia delle assenze e di un Man ancora a mezzo servizio, ma adesso la situazione si fa complicata.
Equilibrio
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Un primo tempo in cui entrambe le squadre hanno faticato in fase offensiva. Badelj e Valenti hanno preso un giallo nei primi minuti in una sfida apparsa subito molto spigolosa. Il Genoa s’è fatto vedere solo con un colpo di testa di Pinamonti alto sopra la traversa, mentre il Parma ha provato a sfruttare un 4-3-3 con Sohm che faceva l’elastico fra la mediana e il reparto offensivo, dove Mihaila molto avanzato saliva a sinistra quando Almqvist scalava sulla corsia opposta. Un modulo efficace per tenere in apprensione gli uomini di Vieira, pericolosi però al minuto 23 con una doppia occasione di Vasquez, murato prima da Valeri e poi dalla ribattuta di Suzuki. La risposta degli ospiti è stata immediata, con il contropiede di Bonny a sinistra (lanciato da Valenti) concluso dal diagonale del francese fuori di un soffio. La gara è andata avanti senza grandi acuti sino all’intervallo, ma il Genoa ha pagato anche la scarsa concretezza dell’attacco, con le due ali adattate – Zanoli e Miretti – che hanno fatto un buon lavoro per legare i reparti pur non possedendo l’attitudine a entrare in area ed a colpire. A complicare le cose per i rossoblù, a un passo dall’intervallo Vieira ha perso Badelj (problema al flessore della coscia destra). Assenza pesante nell’ottica della gara di oggi, ma pure per il futuro. Al suo posto Vieira ha inserito il giovane Kassa, apparso però subito in grande difficoltà.
Svolta
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E anche l’inizio della ripresa non è stato positivo per il giovane centrale del Genoa, in difficotà nella costruzione del gioco, che ha permesso agli ospiti di crescere in fiducia e pericolosità offensiva. E infatti al 6’ Sohm dalla destra ha trovato smarcato Almqvist sul vertice opposto dell’area rossoblù, destro preciso e deviazione di Leali in angolo. Ma la partita è sembrata bloccata: Kassa ha avuto un’occasione d’oro su una respinta errata della difesa del Parma al 12’, ma ha tirato altissimo. L’infortunio di Balogh ha costretto Pecchia a cambiare: dentro il jolly Hainaut, fuori anche Almqvist per Cancellieri. Il Genoa ha continuato a faticare, eppure a sorpesa al minuto 20’ ha trovato il vantaggio: gran lavoro di Miretti a sinistra, palla per Frendrup il cui tiro deviato da Delprato s’è trasformato in un pallonetto imprendibile per l’incolpevole Suzuki. Uno a zero Genoa e gara che da lì in poi è cambiata, con i gialloblù all’affannosa e vana ricerca del pari.
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Assedio inutile
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Pecchia s’è affidato allora a Man (partito dalla panchina) e Camara, ma l’ingresso di Masini ed Ekhator nelle file rossoblù ha dato più vivacità al gioco dei padroni di casa, che da lì in poi hanno provato a gestire il pallone, contro un Parma passato al 4-2-4 nei minuti finali. Ekhator s’è fatto murare il tiro da Suzuki, ma era in fuorigioco, poi Kassa ha trovato la porta al 44’: Suzuki ha messo in angolo. Finale caldissimo, ma il Parma aveva ormai perso lucidità: sfilacciati e ormai lucidi, gli ospiti si sono innervositi nonostante la loro pressione nel recupero. Un Genoa in festa, anche se per la seconda gara di fila Balotelli è rimasto in panchina. E ora?
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