Riguardando i gol di ieri sera alla ‘fredda luce del giorno’, un punto risulta evidente: la prestazione del West Ham ha rappresentato un disturbo della personalità di proporzioni enormi. Andando avanti, prima che gli infortuni ostacolassero l’attacco, gli Hammers erano creativi, espansivi, abili e aggressivi. In difesa – dopo che i loro giocatori chiave sono stati rimossi e la minaccia offensiva è stata annullata – gli Hammers hanno nuovamente indietreggiato, negativi e fragili.
Al centro di questo problema di “personalità multipla” che Graham Potter deve diagnosticare e risolvere c’è l’enigma Lucas Paquetá: Tuffandosi per tutto il campo e mettendo in imbarazzo i suoi compagni di squadra, Paquetá ha effettivamente contribuito a far sì che gli Hammers subissero il primo gol, rotolando e venendo ignorato da entrambe le squadre e dall’arbitro mentre Villa segnava.
Paul Robinson della telecronaca di Sky ha riassunto il tutto mentre l’Aston Villa festeggiava:”È stato davvero un pessimo tuffo quello di Paquetà”.
E poi, ovviamente, a controbilanciare tutto ciò, c’è stata la sua iniziale aggressività, energia, chiusura e il super strike per aiutare il West Ham a prendere l’iniziativa. Potter deve essere schietto con il suo brasiliano e metterlo in gioco. Tutti possiamo vedere l’imbroglio, il rotolarsi, e questo non è accettabile.
Resta in piedi o scendi dal campo: mostraci il genio e non il gremlin, Lucas!
Senegal