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I deputati socialisti hanno deciso di non censurare il primo ministro

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INFO LE FIGARO – La decisione è stata presa mercoledì pomeriggio nel corso di una riunione del gruppo parlamentare e dovrà ancora essere ratificata dalla sede nazionale.

Al termine della suspense, i 66 deputati socialisti hanno deciso di non censurare il governo Bayrou. La decisione è stata presa dopo diverse ore di discussione durante una riunione di gruppo mercoledì pomeriggio presso l’Assemblea nazionale, dove l’80% dei partecipanti si è espresso a favore della non censura. “Abbiamo mantenuto il dubbio sulla nostra posizione fino alla fine per cercare di ottenere di più da Matignon”sussurra un funzionario eletto.

Nonostante le divisioni emerse all’interno del gruppo parlamentare dopo la dichiarazione di politica generale di François Bayrou martedì, è stata finalmente adottata una posizione comune. La ratifica verrà ratificata giovedì mattina dal massimo organo esecutivo del Partito socialista (PS). All’interno di questo ufficio nazionale, che prende la decisione finale, diverse voci hanno espresso il loro disaccordo.


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partito di governo

Rifiutandosi di votare la mozione di censura presentata dai loro alleati del Nuovo Fronte Popolare (NFP), i socialisti si espongono alle rimostranze dei ribelli, dei comunisti e degli ambientalisti. Jean-Luc Mélenchon aveva avvertito martedì sera che ogni deputato che non avesse votato a favore della mozione di censura si sarebbe contrapposto, nelle prossime elezioni legislative, a un candidato Insoumis nella sua circoscrizione elettorale.

Con questa scelta collegiale, il PS presuppone quindi la rottura con La insoumise (LFI). I dirigenti avevano voluto presentarsi nei giorni scorsi “partito di governo”capace di scendere a compromessi. Questa posizione ha permesso ai socialisti di ottenere numerose concessioni dal governo Bayrou, in particolare l’apertura di una conferenza sociale sulle pensioni, discussioni su un’imposta sull’ottimizzazione dei patrimoni elevati, la fine del rimborso dei medicinali, il mantenimento di 4.000 posti di insegnante. Tante vittorie che non sono vittorie, o che sono largamente insufficienti, agli occhi del resto della sinistra, che quindi censurerà il governo, come annunciato. I loro voti non basteranno però a rovesciare la squadra di François Bayrou, che dovrebbe contare, oltre ai deputati socialisti, sulla non censura del Raggruppamento Nazionale.

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