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Ribera. Buio e luce – La Tribune de l’Art

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Questa mostra di Ribera al Petit Palais è un vero evento poiché, per la prima volta, una retrospettiva dedicata a questo artista – la prima in Francia – ci permette finalmente di confrontare le sue opere dagli esordi a Roma, con quelle del resto della sua carriera che trascorse interamente a Napoli, dove trovò molti imitatori. È solo in tempi relativamente recenti infatti – solo una ventina d’anni – che grazie allo storico dell’arte Gianni Papi, un’intera sezione della sua produzione, già raccolta sotto il nome del convegno di Maestro del Giudizio di Salomone, ha potuto essere restituita lui. Una mostra a Rennes (vedi l’articolo) poi a Strasburgo (vedi la notizia del 21/04/15) ha permesso di fare il punto su questa scoperta, tanto più che numerosi dipinti di questo celebre, allora anonimo, maestro, sono da tempo conservati pensato francese, sono conservati in collezioni nel nostro Paese.



1. Jusepe de Ribera (1591-1652)

Il giudizio di Salomoneintorno al 1609

Olio su tela – 153 x 201 cm

Rome, Galleria Borghese

Foto: Wikimedia (dominio pubblico)

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L’identificazione dell’uno con l’altro è oggi quasi unanime, anche se alcuni ritengono che tutte le opere del Maestro del Giudizio di Salomone non siano della stessa mano. Lasciamo agli specialisti il ​​compito di discutere questa questione, che in realtà non sembra porsi. C’è infatti una reale coerenza nel percorso che la mostra propone, e non si vede alcuna soluzione di continuità tra i dipinti già donati al Maestro del Giudizio di Salomone e quelli sempre riconosciuti come di Ribera.

Leggeremo proficuamente in catalogo l’intervista tra Annick Lemoine e Gianni Papi per capire come si potesse realizzare questa identificazione, che oggi sembra ovvia ma che non lo era. Segnaliamo qui che le Editions Paris Musées hanno prodotto questa volta un ottimo catalogo, ricco di saggi e notizie, che è quello che ci aspettiamo…

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