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INFORMAZIONI LA ​​DEPECHE. La grande mostra dedicata a Roy Lichtenstein non avrà luogo nel 2025 a Tolosa

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l'essenziale
L'attesissima mostra dedicata a Roy Lichtenstein al Musée des Abattoirs di Tolosa, inizialmente prevista per settembre 2025, è stata rinviata al 2026. Una riorganizzazione è necessaria nell'ambito di un'agenda culturale sempre ambiziosa.

La notizia susciterà qualche rammarico tra gli amanti dell'arte: la mostra dedicata a Roy Lichtenstein, uno dei pilastri del movimento Pop Art, infatti, non si terrà nel 2025 a Tolosa. Doveva essere uno degli eventi culturali dell'anno a Tolosa, come le recenti mostre “Il tempo di Giacometti” e “Niki de Saint Phalle Gli anni Ottanta e Novanta: l'arte in libertà” nel 2022.

Roy Lichtenstein, morto nel 1997, ha segnato il XX secolo con le sue opere ispirate alla cultura popolare e ai fumetti. I suoi dipinti, con colori vivaci e linee grafiche, mettono in discussione i confini tra arte e consumismo. Tra le sue opere più emblematiche ci sono Whaam! e Drowning Girl, che ha ridefinito i codici dell'arte moderna.

Perché questo ciarlatano?

In un momento in cui le restrizioni di bilancio imposte dalla legge finanziaria fanno temere una riduzione dei sussidi comunali destinati alla cultura, la cancellazione di questa grande mostra non è legata ad un problema finanziario. “La mostra di Lichtenstein è rinviata per motivi di successione nella famiglia dell'artista (morte del beneficiario principale)” precisa il Musée des Abattoirs, che aggiunge, “in nessun caso questo rinvio è correlato a questioni di bilancio. Le nostre autorità di vigilanza ci hanno assicurato il loro sostegno a questo progetto espositivo.”

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Rinviato, non annullato

“La mostra non è cancellata ma rinviata”, insiste Pierre Esplugas-Labatut, vicesindaco di Tolosa e responsabile dei musei. Secondo lui, le complicazioni legate all'eredità bloccano temporaneamente il prestito delle opere dell'artista da parte della Fondazione Lichtenstein. Il periodo di un anno consentirà di mantenere integralmente i prestiti previsti. In un momento in cui il sindaco Jean-Luc Moudenc si concede tre mesi per decidere su eventuali tagli al bilancio, tra l'altroUn calo dei bilanci comunali destinati alla cultura potrebbe mettere a repentaglio l'organizzazione della mostra? Pierre Esplugas-Labatut ci assicura che no, “si tratta di due argomenti distinti”. Il budget per una mostra del genere ammonta a 1,1 milioni di euro.

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L'alternativa Castelbajac

Per colmare questo vuoto, il Musée des Abattoirs proporrà a partire da settembre 2025 una mostra dedicata alle collezioni di Jean-Charles de Castelbajac, figura iconica del design e della moda. “È una collezione molto ricca, Castelbajac è stato in contatto con molti artisti” assicura Pierre Esplugas-Labatut. Designer d'avanguardia, Castelbajac è noto per le sue collaborazioni artistiche eclettiche, che mescolano arte, moda e cultura pop. Se il rinvio della mostra a Lichtenstein è una delusione per molti appassionati, offre anche l’occasione per mettere in luce artisti i cui mondi dialogano con la Pop Art. Castelbajac, attraverso il suo legame con personaggi come Warhol, si inserisce in questa continuità.

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