La selezione di Lione Capitale
Intitolato Storie infinitela mostra in galleria Il lampione segna la fine di questo luogo indipendente e iconico di Lione, creato da Catherine Dérioz e Jacques Damez nel 1981, raccogliendo la sfida di stabilirsi fuori Parigi e che ha continuato a difendere la fotografia contemporanea.
L'avventura si ferma, vittima oggi di un mercato dell'arte troppo finanziarizzato, concentrato nelle mani di un certo gusto internazionale che ostacola la libertà di scelta e di azione e soprattutto il fatto di non poter vivere dell'importante opera realizzata senza alcun sostegno finanziario .
Abbiamo l'opportunità di vedere una ventina di artisti emblematici come William Klein, Géraldine Lay, Beatrix Von Conta, Jacques Damez, Yves Rozet, Jean-Claude Palisse, Bernard Plossu, Denis Roche, Marc Riboud (fino al 28 dicembre).
La mostra Michel Mouffe a Le Corbusierè l'occasione, se non l'hai già fatto, di varcare le porte dell' convento della Tourette a Évreux (vicino a Lione), l'ultima grande opera di Le Corbusier in Francia, che da diversi anni accoglie artisti contemporanei in residenza con l'idea che le loro opere non siano semplicemente esposte ma abitano questo spazio abitativo.
Facendo eco all'architettura e alle luci del convento, Michele Mouffe crea dipinti centrati sull'essenziale: colori vibranti, silenzio, una ricerca interiore e spirituale e ci invita in una passeggiata piena di poesia e paesaggi cromatici (fino al 23 novembre).
Creato vent'anni fa nel campus dell'Università di Lione 1, il galleria Domus si dedica alla fotografia e all'arte contemporanea senza difendere un particolare movimento artistico, esponendo sia autori affermati che emergenti.
Dà il benvenuto al fotografo e artista visivo Bertrand Stofleth (diplomato alla Scuola Nazionale di Fotografia di Arles) che svolge un lavoro sia plastico che documentario attorno alla questione dei territori risiedendovi e incontrando gli abitanti, archiviando sia le mutazioni socioeconomiche che quelle abitative, lo sviluppo dei siti industriali e il collasso di tratti di montagne (Ci vediamo domanifino al 13 dicembre).
Nuova mostra di Lugdunum – Museo e teatri romani, Un impero, gente invita grandi e piccini a scoprire, lungo un viaggio divertente e ricco di personaggi, la dimensione multiculturale dell'Impero Romano, interrogandosi sul modo in cui potevano convivere popoli diversi con le proprie usanze (Cartaginesi, Traci, Siri, Greci…).
Arricchita dalle collezioni del museo e dai prestiti eccezionali del Louvre, la mostra privilegia i dispositivi interattivi e le illustrazioni di grande formato per immergersi meglio nel mondo dei personaggi (proiezioni e mappe animate, filmati, manipolazioni, racconti audio… fino 1È giugno 2025).
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