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A Béarn, l’architettura si mette al servizio della disabilità

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L’Istituto Terapeutico Educativo e Pedagogico (ITEP) di Rivehaute (Pirenei Atlantici), nel 2023. STUDIO ENCORE/EPFL

La prima cosa che colpì Julien Chavepayre quando arrivò sul sito dell’Istituto Terapeutico Educativo e Pedagogico (ITEP) a Rivehaute (Pirenei Atlantici), fu la sua invisibilità nello spazio pubblico (paradossale se si considera che, con i suoi 5 ettari di terra, occupa la metà della superficie del villaggio), oltre alla scarsa leggibilità dello spazio che occupa. Per accedere a questa struttura dedicata all’educazione dei bambini e degli adolescenti con disturbi comportamentali, è necessario infatti individuare il piccolo cartello all’ingresso del paese e imboccare un vicolo che prende la tangente dal dipartimentale. Nel parcheggio che sembra un deserto dove finiamo, uno spazio vuoto delimitato da due casali con facciate cieche lascia intravedere un vasto prato, un vicolo che fa un angolo e una serie di edifici di cui nulla indica la loro funzione .

“Non sappiamo dove siamoriepilogo questo pilastro del Collettivo Encore, agenzia di architettura, urbanistica e paesaggio situata nella zona rurale del Béarn, ai margini dei Paesi Baschi. Non c’è un vero ingresso, non l’inizio di un’accoglienza… Per i bambini che vengono portati qui, bambini violentemente esposti all’esclusione, alla stigmatizzazione, all’invisibilità, che viaggiamo in macchina da istituto a istituto, che sono, per molti di loro, particolarmente angosciati dal vuoto, questo grande spazio informe, senza identità, non può che essere angosciante. »

One man band autodidatta, Julien Chavepayre interviene come architetto, programmatore, urbanista in tutti i progetti di questa agenzia, tra cui sua moglie, Anna Chavepayre, architetto svedese, laureata, iscritta all’ordine e vincitrice nel 2018 del Kasper All’origine c’è il premio Salin, il massimo riconoscimento della disciplina in Svezia.

Leggi l’intervista (2019): Articolo riservato ai nostri abbonati Anna Chavepayre, architetto: “Il nostro approccio consiste nell’accettare tutti gli spazi così come sono”

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Nell’estate del 2023 verrà contattato da Les Events, l’associazione che gestisce il funzionamento di ITEP. Deciso di intraprendere un progetto di ristrutturazione termica per far fronte alle bollette elettriche i cui importi sono esplosi, il consiglio di amministrazione ha visto in questa l’occasione per stabilire una diagnosi funzionale dell’edificio. L’idea che l’architettura potesse aiutare l’istituzione a ritrovare una nuova vita è apparsa come una strada da esplorare, nell’ambito di una riflessione per uscire da una grave crisi operativa, la cui origine risale al 2013. La legge sulla scuola inclusiva, ha promulgato che anno, che consente l’istruzione dei bambini con disabilità nelle scuole della Repubblica, ha interrotto il funzionamento dell’istituzione, che non si è mai realmente ripresa.

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