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A Plounéour-Ménez, la mostra di Ménez ha suscitato veri e propri momenti di condivisione

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Dopo lunghi mesi di lavoro e quattro mesi di esposizione, per il progetto Ménez è arrivato il momento di tirare le somme. Questo progetto guidato dall’associazione Camera Obscura ha riunito quattro mostre distinte visibili nell’arco di quattro mesi in quattro luoghi nel centro della città di Plounéour-Ménez.

Le fotografie di Alain Claude Kerrien sugli intonaci della chiesa di Saint Yves, la serie dei Cristi in croce scattati nel 2001 e nel 2002 da Antoine de Givenchy al parco giochi, le fotografie di donne e uomini che popolano la Bretagna alla Galerie Éphémère.

Infine, al centro culturale, i ritratti degli abitanti realizzati dagli abitanti di Genêts d’or, dal CE1 della scuola Jules Ferry e dagli studenti della 6a A del collegio Monts d’Arrée. Nell’ambito di questo progetto inclusivo intitolato “Extra Ordinary”, François Rommens, presidente di Camera Obscura, Claudine Pavillon, fotografa amatoriale presso Genêts d’Or e Yann Champeau, fotografo professionista, hanno condotto workshop durante i quali sono state realizzate più di 150 foto.

Un vero momento di condivisione

In termini di affluenza, nonostante il maltempo, 3.000 visitatori hanno scoperto la mostra nelle diverse sedi espositive. Al di là della scoperta e dell’evidente interesse dei visitatori, la mostra ha trovato un’anima e ha provocato un vero e proprio momento di condivisione tra residenti, persone con disabilità e ragazzi delle scuole.

Per gli abitanti di Genêts d’or che hanno partecipato a questo progetto inclusivo, l’esperienza è stata un vero detonatore. Infatti, per anni, alcuni avevano vissuto reclusi in se stessi, la fotografia li aveva liberati, altri avevano movimenti goffi, la fotografia permetteva loro di controllarli meglio.

Un risultato eccezionale

Il presidente dell’associazione François Rommens ha rimarcato “che non avevano nulla di cui vergognarsi del loro lavoro, è stato svolto senza imbrogli e il risultato è eccezionale”.

Educatore a Taulé, Loic continuerà a condurre un laboratorio “fotografico”. Una macchina fotografica rinnovata è stata offerta ai nuovi fotografi Genêts d’or.

La Caméra Obscura pensa ora al suo futuro. François Rommens vorrebbe fondare un collettivo di fotografi in Bretagna e avere delle stanze disponibili.

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