Scoperto un focolaio di influenza aviaria in Dordogna

Scoperto un focolaio di influenza aviaria in Dordogna
Scoperto un focolaio di influenza aviaria in Dordogna
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I servizi statali hanno appena rilevato un caso di influenza aviaria ad alta patogenicità nel parco faunistico di Bournat. Nel settore di Bugue, tre comuni sono stati posti in zona di protezione, altri dieci in zona di sorveglianza.

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Questa è una notizia preoccupante per il Périgord, uno dei principali produttori di mosche acquatiche grasse. Martedì 21 gennaio è stato confermato un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) nel parco faunistico di Bournat, nel settore di Bugue.

Il parco è stato chiuso al pubblico a fine stagione, nel settembre 2024, il che limita di fatto i rischi di diffusione dovuti allo spostamento delle persone. Dopo che le analisi sulle mosche acquatiche morte hanno rivelato la presenza del virus, i servizi statali hanno immediatamente adottato le misure sanitarie previste in questo caso. Il parco è stato svuotato degli animali, gli uccelli dovranno essere macellati una settimana prima dell’apertura del sito”disinfettato da un’azienda specializzata secondo le procedure regolamentari e sotto la supervisione del DDESTPP della Dordogna” precisa la prefettura.

Marie Aubert, prefetto della Dordogna, ha immediatamente emesso un’ordinanza per prevenire la possibile diffusione del virus alla fauna selvatica e per limitarne la diffusione al resto del settore avicolo. Un rischio elevato, nonostante il sistema di vaccinazione messo in atto negli allevamenti dall’ottobre 2023.

Il decreto definisce i tre comuni posti in zona di protezione entro un raggio di tre chilometri attorno all’epicentro, vale a dire Campagne, Saint Chamassy e Le Bugue.

Altri dieci comuni, nel raggio di dieci chilometri, sono stati posti in zona di sorveglianza. Si tratta di Coux-et-Bigaroque, Fleurac, le Buisson de Cadouin, Les Eyzies, Mauzens e Miremont, Meyrals, Paunat, Saint-Avit de Vialard, Trémolat e parte di Val-de Louyre e Caudeau.

Tutti i luoghi di detenzione di pollame e volatili in cattività in questo settore devono seguire un rigoroso protocollo che vieta severamente, salvo espressa deroga della prefettura, qualsiasi spostamento o introduzione di nuovi volatili. Il sistema riguarda ovviamente gli allevatori professionisti, ma anche i privati ​​che allevano uccelli da cortile o ornamentali.

Nel suo comunicato la Prefettura ricorda infine che “il consumo di carne, foie gras e uova – e più in generale di qualsiasi prodotto alimentare a base di carne di pollame – non presenta rischi per la salute umana“.

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