Le Alpi svizzere, un nuovo Eldorado per i promotori immobiliari – rts.ch

Le Alpi svizzere, un nuovo Eldorado per i promotori immobiliari – rts.ch
Le Alpi svizzere, un nuovo Eldorado per i promotori immobiliari – rts.ch
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Le Alpi svizzere attirano sempre più investitori svizzeri e stranieri, pronti a investire centinaia di milioni di franchi per sviluppare vasti complessi turistici. Progetti faraonici che modificano il paesaggio di regioni pacifiche e che suscitano fascino e polemiche.

Nel cuore della valle della Conche, nel cantone del Vallese, un promotore immobiliare ha grandi ambizioni. “Gli edifici saranno qui. Lì ci sarà un canale. E lì è previsto un lago artificiale”, spiega Jean-Claude Bregy, del progetto Resort Obergoms, alle 19:30

Il progetto prevede la realizzazione di un complesso turistico comprensivo di 130 alloggi in affitto, ristoranti e un centro benessere. L’investimento ha raggiunto i 100 milioni di franchi. “Tali investimenti possono essere redditizi solo se investiamo molto. Se non abbiamo le scorte e i letti caldi, non possiamo finanziare un progetto del genere. Da qui la sua grandezza”, aggiunge Jean-Claude Bregy.

Ma in questa regione abituata al turismo dolce, il progetto non è sempre unanime. “È un po’ come Andermatt, non mi piace per niente. Il nuovo villaggio di Andermatt è un po’ strano e poi non è affatto svizzero», dice un passante.

Andermatt, simboli di trasformazione

Situata dall’altra parte della valle della Conche, Andermatt è diventata un simbolo di trasformazione. Negli ultimi 20 anni il miliardario egiziano Samih Sawiris ha investito lì più di un miliardo e mezzo di franchi, trasformando il villaggio in una destinazione di lusso. Il complesso turistico di Andermatt comprende 650 appartamenti di fascia alta, hotel a cinque stelle e boutique di lusso. E non è ancora finita.

“Oh, c’è ancora molto da fare. Un hotel, un vicolo, un collegamento con il villaggio», spiega Samih Sawiris, che è anche presidente del consiglio di amministrazione di Andermatt Swiss Alps.

La rinascita della stazione San Bernardino

Più a est, nei Grigioni, la piccola località di San Bernardino sta vivendo una rinascita grazie a un grande progetto. Sotto la guida dell’imprenditore ticinese Stefano Artioli è in costruzione un vasto complesso turistico.

Negli ultimi due anni le piste da sci sono state riaperte dopo un decennio di chiusura e i vecchi edifici sono stati trasformati in alberghi e appartamenti. «All’inizio avevamo stimato il progetto in 300 milioni di franchi, ma saremo più vicini al mezzo miliardo», spiega Stefano Artioli, presidente del consiglio di amministrazione di San Bernardino Swiss Alps.

Il costruttore sogna in grande per San Bernardino, che spera di trasformare in una “piccola Zermatt” nel sud della Svizzera. «La Svizzera è un Paese sicuro, con un sistema immobiliare stabile. Qui molte cose funzionano molto bene. E per quanto riguarda il nostro turismo, le persone che vengono a vivere in Svizzera hanno già un profilo di qualità», afferma.

Impatto sulle popolazioni locali

Se questi complessi turistici stimolano l’economia locale e rivelano il potenziale delle regioni alpine, hanno conseguenze anche per le popolazioni.

L’arrivo di questi colossali investimenti fa salire i prezzi degli immobili, rendendo talvolta difficile l’accesso agli alloggi per i residenti. Nei Grigioni, nel Vallese e nella Svizzera centrale, negli ultimi 10 anni la crescita media annua dei prezzi immobiliari è stata rispettivamente del 4,3%, 2,7% e 5,9%, secondo i dati del consulente immobiliare Wuest Partenaire.

Questa tendenza è ancora più marcata in comuni specifici come Mesocco, dove si trova San Bernardino, dove il prezzo al metro quadrato per un appartamento secondario è passato da 6.960 franchi nel 2020 a 9.080 franchi nel 2024, o Andermatt, dove è aumentato da 8.130 franchi nel 2014 a 22 050 franchi nel 2024.

Reportage televisivo: Flore Dussey e Julien Guillaume

Rete di adattamento: Tristano Duca

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