Inversione di tendenza. Dopo essere stati rilasciati nel giugno 2024, due attivisti del collettivo ambientalista Riposte Alimentaire sono stati condannati questo martedì 14 gennaio in appello a Lione per “degrado leggero”. Avevano cosparso di zuppa un quadro di Monet, Primaveranel febbraio 2024 alle Beaux-Arts di Lione.
In primo grado le due giovani donne, denunciate per aver “ha deliberatamente deturpato il dipinto di Claude Monet Primavera»era stato rilasciato, in quanto la tela, sotto vetro, non aveva subito alcun danno. Una decisione contro la quale la Procura ha impugnato.
In secondo grado, la corte d’appello li ha dichiarati colpevoli dopo aver riclassificato i fatti “reato meno grave”, e li ha condannati ad una multa di 300 euro, con sospensione condizionale per uno di loro, ha detto l’avvocato difensore Adeline Dubost. Sono stati assolti anche dal reato di rifiuto di sottoporsi al prelievo di materiale biologico.
La decisione di martedì “domande relative a decisioni di altre giurisdizioni sull’uso della libertà di espressione e sui suoi limiti”, ha reagito Me Dubost, il quale sostiene che la natura “politica” di un gesto, rientrando quindi nella libertà di espressione.
La risposta alimentare, che si presenta come a “Campagna di resistenza civile francese”, campagne per l’istituzione di un sistema simile alla sicurezza sociale che consentirebbe a tutti di accedere a cibo sostenibile. Il movimento ambientalista aveva chiesto un’azione simile contro il Monna Lisa. Nel gennaio 2024, gli attivisti hanno spruzzato l’opera di Leonardo Da Vinci con zuppa di zucca.
Nel mirino diversi musei
Questa modalità di azione è stata utilizzata più volte dagli attivisti in diversi musei di tutto il mondo. Protetto attentamente dal 2005, la Gioconda era stato quindi l’obiettivo di una torta alla crema nel maggio 2022.
Pochi mesi dopo, nell’ottobre dello stesso anno, due giovani donne del gruppo Just Stop Oil proiettarono sul dipinto di Van Gogh il contenuto di due lattine di zuppa di pomodoro. Girasoli alla National Gallery di Londra, prima di premersi contro il muro gridando: “Cos’ha più valore, l’arte o la vita?”
Gli attivisti hanno anche incollato le mani su un dipinto di Goya a Madrid, spargendo vernice rossa e nera sulla gabbia di plexiglas che lo circondava. la Piccola Ballerina di 14 anni di Degas a Washington, o ancora spalmare il purè di patate su un capolavoro di Claude Monet a Potsdam, vicino a Berlino.