Una panoramica di 10.000 opere visive entrate nel pubblico dominio

Una panoramica di 10.000 opere visive entrate nel pubblico dominio
Una panoramica di 10.000 opere visive entrate nel pubblico dominio
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Anno dopo anno, il dominio pubblico mondiale si arricchisce di nuove opere, che diventano parte del patrimonio comune. Un’opportunità per il pubblico di appropriarsi di queste creazioni, di condividerle, distrarle, parodiarle, trasmetterle o addirittura creare a partire da questo materiale esente da royalty.

La tecnologia digitale ha dato nuova vita al dominio pubblico, garantendo una diffusione semplificata e su larga scala delle opere, siano esse letterarie, visive o audio. Ma questo aspetto pletorico ha anche il suo rovescio della medaglia: la reperibilità degli elementi del patrimonio è talvolta insufficiente, mantenendo nascoste risorse inestimabili.

La revisione del dominio pubblicosin dalla sua creazione nel 2011, ha preso dal pubblico dominio, per meglio evidenziare alcune opere degne di nota, perché sorprendenti, all’avanguardia per il loro tempo o esteticamente abbaglianti.

La rivista stessa presenta un gran numero di articoli, scritti da specialisti, che mettono in prospettiva le opere di pubblico dominio e i loro autori. I soggetti sono diversi e variegati, e spaziano dalla storia degli alberi genealogici ai primi androidi della storia, passando per le rappresentazioni della lettura nelle cartoline o una biografia del pittore svizzero Gottfried Mind (1768-1814), il “ Raffaello dei Gatti ».

Un museo infinito

Per estendere questo investimento nella difesa e valorizzazione del demanio pubblico,La revisione del dominio pubblicoha messo online un database di opere, il Public Domain Image Archive, un gigantesco catalogo comprendente circa 10.000 riferimenti.

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Dotato di un motore di ricerca con criteri più o meno precisi, che consente ricerche per secoli, autori, stili o temi, l’Archivio Immagini di Pubblico Dominio promuove anche una forma di passeggiata nei secoli e nell’estetica. La funzione “Vista infinita», accessibile dalla sua home page, si dispiega sullo schermo un museo infinito, una vera festa per l’occhio curioso: un clic ti permetterà di scoprire di più su un’opera vista.

I riferimenti ai cataloghi possono essere scaricati gratuitamente e, nella maggior parte dei casi, riutilizzati liberamente. In ogni pagina, un inserto specifica lo status del diritto d’autore: se le opere stesse sono tutte di pubblico dominio, la loro digitalizzazione potrebbe aver dato luogo all’aggiunta di diritti aggiuntivi da parte dell’istituzione responsabile.

L’Archivio Immagini di Pubblico Dominio è accessibile a questo indirizzo.

Foto: archivio di immagini di pubblico dominio

Di Antoine Oury
Contatto: [email protected]

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