È nel suo piccolo laboratorio-laboratorio situato in riva al laghetto che avviene la magia e i cianotipi di Fanette Bruel prendono vita. La fotografa vive da sette anni in questo piccolo paradiso, da dove immortala “la semplice bellezza del mondo, riscopre la sua poesia e si riconnette con il nostro ambiente in modo naturale”.
Le foto di Fanette Bruel ti faranno vedere la vita e la natura in blu. Il mondo della fotografa artigiana, diplomata alla Saint-Luc School of Arts in Belgio, è a dir poco affascinante, così come la tecnica che utilizza: la cianotipia.
“È uno dei primissimi processi fotografici che risale al 1840”, ricorda la donna che, nell’era digitale di oggi, ha scelto di viaggiare indietro nel tempo. Tuttavia non nega la modernità, la usa. Tuttavia dà carne al virtuale, lo rende materiale, gli dà vita, una reale esistenza artistica. E questo colore blu, ciano appunto, è diverso da tutti gli altri e legato alla reazione del sale di ferro alla luce.
Quando la luce del sole scrive sulla carta
Fanette Bruel scrive con la luce, che è il significato originario della parola fotografia. “Iniziamo con una carta bianca, bianca, su cui applichiamo il prodotto fotosensibile. Poi posiziono il mio negativo sulla carta, poi lo metto al sole. Poi andiamo in laboratorio, sveliamo e ‘ sistemiamo’spiega Fanette Bruel.
Se il digitale non è mai lontano è perché lavora, fondamentalmente, utilizzando una fotocamera digitale di qualità. Utilizza gli originali positivi che inverte. “Potrei lavorare con vecchie immagini, su lastre di vetro, ma preferisco il digitale, perché è ricco di potenzialità”ha detto.
Rinnova il contatto materializzato con la foto
Lei, che inizialmente rispondeva agli ordini, è passata dalla fotografia utile alla fotografia d’arte, in modo del tutto naturale. “A poco a poco, quello che mi è mancato è stato il lavoro in laboratorio, perché mi ero formato nel cinema. A poco a poco, sono tornato ai vecchi processi. E quello è stato il fattore scatenante, è stato il mio arrivo qui, al Sud, quando ho stabilitosi a Bages, i paesaggi mi attraevano particolarmente e volevo lavorare su quello.spiega il fotografo.
Al di là dell’alta qualità delle foto, l’aspetto tecnico è significativo. È fondamentale dare valore artistico alle stampe. Si basa sul know-how in termini di esposizione e inquadratura ma anche sulla scelta delle carte per giocare su colori e contrasti.
Obiettivamente, i cianotipi di Fanette Bruel sono da scoprire. E una volta fatto questo, il desiderio di praticare questa tecnica verrà naturale, come un desiderio irrefrenabile di scrivere con la luce e di riconnettersi con la fotografia.
Mostre, workshop e corsi introduttivi
Da giovedì 28 novembre a domenica 1 dicembre, Fanette Bruel parteciperà a FRAMMENTI, la fiera regionale dell’artigianato presso l’Hôtel-Dieu di Tolosa. Saranno 80 gli artigiani che rappresenteranno la ricchezza dell’artigianato artistico occitano.
Dal 6 al 22 dicembre esporrà alla Maison des arts di Bages.
Nel 2025 organizzerà workshop individuali di 2,5 ore nel suo laboratorio (è richiesta la registrazione). Dispone inoltre di due collaborazioni per laboratori collettivi, con il museo Narbo Via (scoperta della cianotipia) e l’ufficio turistico della Côte du Midi (visita a Bages abbinata a un laboratorio di cianotipia). Infine, terrà laboratori gratuiti per i migranti (con l’associazione 100 pour 1 roof di Narbonne), convinta che “creare opere belle nutre l’anima e questo è essenziale quando attraversiamo momenti molto difficili”.
Per saperne di più, scopritela, incontratela, visitatela sui social o sul suo sito https://fanettebruel.com/
Potete anche scoprire il suo laboratorio di fotografo artistico al 35 di avenue Jean-Moulin a Bages. Contatto: 06 52 61 36 28.