La Fiera Mediterranea delle Arti Contemporanee si apre questo giovedì 14 novembre al Centro Espositivo di Pérols. Circa sessanta gallerie ed editori espongono più di 200 opere originali di artisti emergenti o affermati.
Torna Art Montpellier, grande evento per l’arte contemporanea in Occitania. Questo evento è diventato imperdibile per collezionisti e amanti dell’arte. Il tema di questa ottava edizione “Geometrie, Colori e Astrazioni” ben illustra l’abbondanza di opere esposte negli stand dei sessanta galleristi ed editori presenti. Ecco cinque buoni motivi per curiosare tra le sue navate da questo giovedì 14 novembre… fino a domenica.
1 – Di Rosa, Combas, Boisrond e gli altri
I maestri della figurazione libera Hervé Di Rosa, Robert Combas, François Boisrond sono presentati in diversi stand. A cominciare da quello di David Garcia, titolare della AD Galerie con sede a Mauguio. Allievi delle Belle Arti di Sète in gioventù, Di Rosa e Combas acquisiscono una dimensione internazionale. Ognuno esplora forme e colori a modo suo in un grande movimento di gioia. Un’opera monumentale di Combas è presentata dalla Shun Gallery. Il vino dei nostri paesaggiun acrilico su tela che misura più di quattro metri per due. È una delle opere di punta della Fiera.
2 – Street art: nomi essenziali
È impossibile parlare di arte contemporanea senza fare una deviazione attraverso la street art. Miss’Tic, una pioniera del settore purtroppo morta troppo presto nel 2022, è presente allo stand di Ad Galerie. Ma è allo stand dell’Ange Basso che bisogna fermarsi per ammirare le opere di Invader e Blek il topo. Il primo è noto per invadere lo spazio urbano con i suoi mosaici immediatamente riconoscibili. L’artista è passato per le strade di Montpellier e in più di 170 città in tutto il mondo. Quanto al topo Blek, citato da Banksy come suo maestro, è uno dei primi a utilizzare la tecnica dello stencil nella sua arte urbana.
3 – Artisti emergenti
Senza il loro lavoro di talent scout probabilmente non conosceresti i nomi di molti talenti emergenti. Così la Galleria Nicolas Xavier, situata nel cuore dell’Écusson, presenta l’opera di Nubian e dell’artista di Montpellier Mathieu Lucas. Quest’ultimo ci immerge nella sua visione del Grande Blu per attirare la nostra attenzione sulle questioni attuali. Una proposta per una vista in altezza e in miniatura, “un modo per renderci testimoni della scena e farci piccoli, di fronte al mondo che lasciamo alle prossime generazioni” suggerisce il gallerista.
4 – Valori sicuri
“In tempi di crisi, l’arte e l’oro sono beni rifugio” assicura Yann Berthéas. Gallerista a Saint-Étienne, Vichy e Parigi, propone una trentina di disegni e acquerelli di André Derain, tra cui alcune nature morte e nudi inediti. Piccoli formati che rendono accessibili le opere del fondatore del Fauvismo. Mentre i suoi dipinti raggiungono picchi alle aste (più di 8 milioni di euro). In un altro stile, il gallerista offre diverse opere storiche di Ben e del “dio vivente” Speedy Graphito, leggenda dei graffiti.
5 – Prezzi per tutte le tasche
La Fiera non è solo per ricchi collezionisti. Ognuno può trovare un lavoro secondo le proprie possibilità. Attraverso un formato più modesto o una serigrafia. Le Éditions Anagraphis ne propongono un gran numero in stili molto diversi: Mist, Crumb, François Boisrond, Combas, Di Rosa, Jonone, Lady M, Monkeybird e molti altri. Senza dimenticare che la maggior parte dei galleristi offre agevolazioni di pagamento. “Anche se il denaro non dovrebbe essere il filo conduttore dell’acquisto!” insiste Didier Vesse, direttore artistico dell’evento. Sei stato avvisato!