Progettato come il cuore del nuovo quartiere Murabba a Riyadh, Mukaab conferma l’ambizione del regno di posizionarsi come hub globale per il turismo e l’architettura folle, lontano dalla dipendenza dal petrolio. Questo progetto, che fa parte di Vision 2030, mira a diversificare l’economia saudita e trasformare Riyadh in una capitale culturale.
Un cubo gigante alto 400 metri
Il Mukaab rappresenta un importante passo avanti nello sviluppo della capitale araba. Questa colossale costruzione, alta 400 metri e larga, è progettata per essere una vera e propria “città indoor” in grado di ospitare fino a 20 edifici delle dimensioni dell’Empire State Building. Secondo Michael Dyke, amministratore delegato della New Murabba Development Company, “ questo cubo incarna il prossimo capitolo di Riyadh, come simbolo iconico dell’ingegno saudita ».
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Il Mukaab sarà il centro nevralgico del quartiere Murabba, un vasto progetto urbanistico di 19 chilometri quadrati. Questo sviluppo comprende 104.000 unità residenziali, 9.000 camere d’albergo, nonché spazi commerciali e uffici per quasi due milioni di metri quadrati. Per i visitatori l’esperienza promette di essere immersiva, con proiezioni olografiche e dispositivi di realtà virtuale capaci di trasportarli” dal Serengeti a New York » in un batter d’occhio, spiega Michael Dyke.
Il Mukaab si distingue anche per la sua architettura, ispirata alla tradizione saudita Najdi. La facciata del cubo presenta un moderno schema triangolare e ospiterà una gigantesca cupola centrale dotata di schermi e tecnologie immersive. L’interno conterrà una torre a spirale, circondata da tende di proiezione, che creeranno ambienti visivi, sensoriali e anche olfattivi.
La prima fase di costruzione di Mukaab dovrebbe essere completata nel 2030, anno dell’Esposizione Mondiale di Riyadh, un grande evento internazionale a cui sono attesi oltre 190 paesi. Questo progetto consentirà alla capitale di dotarsi di un centro urbano ultramoderno, con la promessa di una completa trasformazione del suo volto attuale. Mukaab, oltre le sue dimensioni, potrebbe apportare più di 50 miliardi di dollari al PIL non petrolifero dell’Arabia Saudita, attirando turisti, imprenditori e investitori.
Questo gigantesco cubo rientra nel piano Vision 2030, la strategia saudita per diversificare l’economia del regno: il Paese vuole sviluppare i settori del turismo, della cultura e dell’innovazione. Altri progetti importanti in questa iniziativa includono The Line, una città lineare di 170 chilometri alimentata da energia rinnovabile, Oxagon, un complesso industriale galleggiante e Trojena, una futuristica stazione sciistica nelle montagne NEOM.
Questi progetti affrontano gravi controversie. La somiglianza del Mukaab con la Kaaba della Mecca suscitò reazioni e le condizioni di lavoro in questi cantieri furono criticate. Secondo un documentario del BBC recentemente rilasciati, i lavoratori sarebbero soggetti a orari estenuanti, superando il limite legale di 60 ore settimanali, con viaggi in autobus che aggiungerebbero tre ore alle loro giornate lavorative.
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