Artista visivo, Bernardo Venet Da più di 60 anni costruisce opere segnate da una sorta di ossessione matematica. È per questo motivo che il suo lavoro può essere paragonato a quello di minimalisti come Carl Andre o Donald Judd con cui lavorò a New York, dove si stabilì nel 1967 su invito del suo collega d’arte e amico Arman. Tuttavia, è una direzione più concettuale quella che Bernar Venet prende immediatamente: da un'”astrazione industriale” praticata agli esordi, si cimenta in forme scandite da funzioni matematiche, così come i suoi Linee indeterminatemonumentali sculture geometriche in acciaio installate negli spazi pubblici dal 1983.
Una grande retrospettiva del suo lavoro dal titolo Bernar Venet: Oltre il concetto e la materia ha luogo a Centro Fenice a Pechino fino al 28 febbraio 2025. A Parigi, l’artista presenta, fino al 30 novembre, una serie di fotografie in una mostra personale dal titolo Macadam 1963 al Galleria Bigaignon.
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Estratti trasmessi:
Trasmettiamo un estratto dello scultore Arman in Fluoroscopia su France Inter nel 1988, così come Marcel Duchamp nel 1960 in “Intervista con” al microfono di Georges Charbonnier.
Scelte musicali dell’ospite:
Filippo Vetro – Einstein sulla spiaggia : “Ho chiesto a Chat GPT di regalarmi una canzone rivoluzionaria a suo tempo e questa è la canzone che è venuta fuori.”
Maurice Ravel – Il bambino e gli incantesimi
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Scoperta dell’ospite:
Il libro Transizione di Marcel Duchamp, che quest’ultimo gli autografò durante una visita a New York: “Mi è stato detto: “Se un giorno riceverai una dedica da Marcel Duchamp su questo libro, avrai un Duchamp”. »
Programmazione musicale:
impresa Mustang. Arthur Teboul – Aeroporto
Voi Anime Sacre – Ragazza lucida
Simon e Garfunkel – Il suono del silenzio