Expo
Articolo riservato agli abbonati
La fotografa ottantenne espone le sue immagini di grande formato della borghesia americana ed europea al Jeu de Paume. Racconta come, per diversi decenni, è riuscita a mettere piede in questo mondo accogliente e privilegiato.
Per vivere felici, viviamo nascosti, dice la favola. Nascoste dietro i finestrini affumicati delle limousine, le porte blindate delle ville o i cancelli dei palazzi, le famiglie benestanti raramente si mostrano come dovrebbero. Tranne, stranamente, nelle foto di Tina Barney. Questo è ciò che mostra la mostra Legami familiari al Jeu de Paume, la prima grande mostra in Europa del fotografo americano. Sulle stampe a colori di grande formato emerge il mondo accogliente dei ricchi, immodesto e orgoglioso di esserlo. Interni lussuosi, divani imbottiti, tende floreali, quadri alle pareti, oggetti d’antiquariato e argenteria, grandi piscine, Tina Barney cattura lo stile di vita dei Wasp (protestanti anglosassoni bianchi) in scene intime di tea party di compleanno, battesimi, riunioni di famiglia o barbecue, nei colori degli anni Reaganiani fino agli anni 2000. A volte, i servitori compaiono nell’arredamento, visibili dal loro abbigliamento, un po’ indietro o al contrario in posizione centrale. Alcuni volti sono noti, come quello di Julianne Moore, principessa in un appartamento vuoto, o quello del mercante d’arte Leo Castelli fotografato con la moglie, tra opere d’arte che gli somigliano – la selezione mescola opere personali di Tina Barney e ordine