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“Nessun dolore della Storia può dare a nessuno, compresa l’Algeria, il diritto di offendere la Francia”, afferma Bruno Retailleau

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“Nessun dolore della Storia può dare a nessuno, compresa l’Algeria, il diritto di offendere la Francia”, ha scritto mercoledì su X il ministro degli Interni, Bruno Retailleau.

In un’intervista a L’Express, il ministro dell’Interno Bruno Retailleau è tornato sulla crisi diplomatica tra Algeria e Francia, iniziata dopo la presa di posizione del presidente Emmanuel Macron a favore del Marocco sulla questione del Sahara occidentale, e che è stata poi confermata con il l’incarcerazione dello scrittore Boualem Sansal, o addirittura con l’arresto di diversi influencer algerini in territorio francese, tra cui alcuni per minacce di omicidio e apologia di terrorismo.

“Capisco molto bene che la guerra d’indipendenza è un evento fondativo dell’Algeria moderna. Mi risulta che l’Algeria stia celebrando questo evento. Rispetto le sovranità, rispetto gli Stati e rispetto le persone. Ma in cambio mi aspetto che anche la Francia venga rispettata. Nessun dolore della Storia può dare a nessuno, compresa l’Algeria, il diritto di offendere la Francia”, ha postato su X.

“Rimettere in carreggiata la relazione”

Secondo Bruno Retailleau, questa “crisi perlata” ha origine in un rapporto “asimmetrico” tra i due paesi che, secondo lui, ferisce l’orgoglio francese. Ritenendo inaccettabile il modo “sempre più aggressivo” con cui l’Algeria tratta la Francia, il ministro degli Interni si è rammaricato della mancanza di considerazione ricevuta in cambio della mano tesa da Emmanuel Macron per riconciliare i ricordi.

“Poiché la gentilezza non è bastata, mi sembra che ora dobbiamo esaminare tutti i mezzi a nostra disposizione per rimettere in carreggiata la relazione”, ha avvertito l’inquilino di Beauvau.

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