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L’audiolibro, il nuovo Eldorado della Generazione Z

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Le piattaforme di streaming stanno sviluppando offerte di audiolibri. Questi piacciono particolarmente al pubblico giovane, nato tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2010, la generazione Z. Se la pratica della lettura è in declino, i libri vengono ascoltati sempre di più. Un vero paradosso!


Spotify, la piattaforma di streaming musicale, ha annunciato il lancio in Francia e nel Benelux di una nuova offerta dedicata all’ascolto di audiolibri in collaborazione con i principali gruppi editoriali francesi. Negli Stati Uniti, i nuovi appassionati di audiolibri trascorrono già in media cinque ore in più su Spotify nei 60 giorni successivi al loro primo ascolto. In un articolo di Mondo pubblicato il 24 ottobre 2024, Antoine Monin, direttore generale di Spotify Francia e Benelux, ha chiarito le sue intenzioni. Ha sottolineato che “la Francia è in ritardo nel settore degli audiolibri rispetto ai suoi vicini europei”, in particolare Germania, Scandinavia e Regno Unito. Secondo lo studio condotto da Opinion Way nel 2024, il 33% dei francesi ha ascoltato almeno un audiolibro negli ultimi 12 mesi. I giovani tra i 15 ei 19 anni prediligono particolarmente gli audiolibri, che quest’anno mostrano la crescita più forte.

Questo successo dell’audiolibro nei vicini paesi europei può essere spiegato dal forte sostegno dei giovani, che riflette l’evoluzione delle loro abitudini di consumo culturale. Leggono sullo smartphone e la diffusione degli audiolibri si spiega con la loro attrazione per i podcast e lo streaming, particolarmente apprezzati dai giovani che viaggiano con i mezzi pubblici.

Come spiegare tanto entusiasmo per gli audiolibri, soprattutto tra i giovani della Generazione Z, nata durante la quarta rivoluzione digitale, tra la fine degli anni Novanta e l’inizio degli anni Dieci? Quali esperienze cercano i giovani quando ascoltano gli audiolibri?

Alla nuova generazione non piace più leggere: largo all’audio

Secondo il rapporto del Centro Nazionale del Libro “I giovani francesi e la lettura”, pubblicato dal Ministero della Cultura, dal CNL e dall’Istituto di sondaggi Ipsos, tra 1.500 giovani francesi tra i 7 e i 19 anni, la frequenza della lettura come attività ricreativa diminuisce tra i giovani dai 12 ai 19 anni. Meno di un terzo di loro dichiara di leggere “tutti i giorni o quasi”. Dai 16 anni solo il 43% dei lettori occasionali legge più volte alla settimana. Ogni giorno i giovani, dai 13 ai 15 anni, trascorrono 19 minuti leggendo per piacere. Tra i 16 e i 19 anni, questo tempo di lettura giornaliero scende a 12 minuti (17 minuti per le ragazze e solo 7 minuti per i ragazzi!). Allo stesso tempo, il tempo trascorso quotidianamente sugli schermi raggiunge le 3 ore e 11 minuti.

Lettura e utilizzo degli schermi vanno di pari passo per i giovani lettori: quasi la metà di loro ammette di consultare schermi (messaggi, social network, ecc.) durante la lettura. Queste due pratiche possono anche integrarsi a vicenda: il 44% dei giovani ha già letto un libro digitale. Inoltre, in un’epoca in cui l’audio sta diventando sempre più popolare, sei giovani su dieci affermano di aver già ascoltato un audiolibro.

Nel 2024, nella vita della nuova generazione c’è chiaramente molto più che semplici video. L’audio continua ad attrarre le generazioni più giovani: il 58% dei giovani considera l’audio il mezzo più coinvolgente. L’audiolibro è simile ad un libro aumentato: non comprende solo il testo letto. Comprende l’atmosfera, la musica, i cambiamenti di tono, la presenza degli ospiti.

Esperienza piuttosto che possesso

Lo smartphone resta il dispositivo più utilizzato per leggere libri digitali (42%) e audiolibri digitali (56%). Questi media si adattano perfettamente alle abitudini nomadi dei giovani, che privilegiano l’accesso immediato ai contenuti che li interessano, pur attribuindo poca importanza al possesso del libro come oggetto. Inoltre, i giovani spesso ascoltano audiolibri in gruppo o in famiglia, il che è diverso dalla lettura, che è un’attività piuttosto solitaria.

Ci uniamo qui al lavoro di Holbrook, il quale ha dimostrato che il possesso di oggetti è meno importante per il consumatore rispetto al valore dell’esperienza fornita dall’atto di acquistare e consumare. L’importanza per la nuova generazione non è tanto acquisire un prodotto quanto piuttosto condividerlo con i propri pari.

Una trapunta digitale?

L’audiolibro e più in generale il contenuto audio hanno altre ragioni di esistere. Per Spotify, questo sviluppo è ormai simile a una forma di terapia. Infatti, il 66% dei membri della Generazione Z ammette di utilizzare l’audio per ridurre lo stress; Il 72% di loro ritiene che l’audio sia benefico per la propria salute mentale. Inoltre, il 62% ritiene che l’audio offra loro un’esperienza coinvolgente e arricchente.


Per saperne di più: Dibattito: In Francia, i libri di carta hanno ancora un futuro?


Per i giovani l’audio diventa un vero e proprio rifugio, favorevole al relax e alla sicurezza. Che si tratti di musica, di podcast che trattano di salute mentale, di rumore bianco (o rumore marrone, molto in voga su TikTok quest’estate), o anche di ASMR (acronimo di “culminating autonoma sensory Response”), questi format rispondono a un bisogno di serenità e aiutano i giovani le persone trovano le risposte alle loro domande, ancor prima di parlarne con chi le circonda.

Giovane e già nostalgico

Per i giovani, l’audiolibro offre uno spazio sicuro e rassicurante per esplorare i propri sentimenti e cercare sostegno. Secondo il rapporto pubblicato nel 2023 da GWI, specialista in tendenze di consumo, la Generazione Z si distingue per una forte nostalgia: il 15% dei giovani preferisce guardare al passato piuttosto che al futuro.

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L’audiolibro rappresenta quindi un rimedio efficace per gestire al meglio lo stress dei giovani di oggi. L’audiolibro perpetua addirittura il rito della fiaba serale che i loro genitori raccontavano loro quando erano ancora bambini, riportando una certa nostalgia per questo momento. Prolunga il piacere di ascoltare una storia raccontata, offrendo un intimo legame con il passato: la voce del narratore, spesso suadente, e la possibilità di rivivere storie classiche rafforzano il legame emotivo.

L’audiolibro: un modo per costruire la propria identità

Anche le domande introspettive sembrano particolarmente marcate tra la generazione Z, con il 73% di loro che dichiara di utilizzare l’audio per conoscere e comprendere meglio se stessi, rispetto al 65% della generazione precedente. Questi dati provengono da un sondaggio condotto da Spotify tra 750 intervistati di età compresa tra 15 e 40 anni, tra marzo e aprile 2022.

Francia 24, 2024.

In che modo l’audiolibro fornisce un punto di riferimento della fiducia necessaria affinché i giovani possano costruire la propria identità? In precedenza, gli individui avevano un percorso tracciato, banalizzato, che poteva essere scandito da “microriti” più o meno solenni e codificati come la laurea, la patente, i riti religiosi, il nonnismo, il matrimonio, ecc. Si osserva una diminuzione di questi riti solenni di passaggio di tipo religioso ma il simbolismo e i valori associati persistono attraverso racconti, racconti, letteratura, sempre molto presenti nell’universo culturale dei giovani.

Ora i giovani sono costretti ad “armeggiare” con i propri riti di passaggio, utilizzando prodotti e/o pratiche di consumo sociale. L’audiolibro e la sua pratica possono servire come campi di applicazione per la costruzione dell’identità dei giovani: esprime in parole ciò che il giovane può sperimentare, sui suoi vissuti, sia fisici che psicologici (ansie, fantasie, ecc.) in un certo senso non è brutale.

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