Nel podcast “Joe Rogan experience”, il boss di Meta ha lanciato una violenta denuncia contro una società “culturalmente neutrale”, per difendere il virilismo e “l’energia maschile”.
“Penso che l’energia maschile sia benefica, e ovviamente la società ce l’ha, ma penso che la cultura aziendale abbia davvero cercato di allontanarsene […] Una cultura che dà un po’ più di spazio all’aggressività ha i suoi meriti” : in un’intervista per il podcast “The Joe Rogan Experience”, trasmesso su YouTube, Mark Zuckerberg si presta a critiche violente alle aziende “culturalmente neutrale”aziende che descrive come “castrato”andando contro i valori difesi per anni.
Da quasi tre ore, spiega in in particolare tutte le cose negative che pensa delle donne in posizioni di responsabilità: “Per una donna che entra in un’impresa, può sembrare troppo maschile. Non c’è abbastanza energia che potresti avere naturalmente”, crede il fondatore di Facebook.
Richiede, per le donne, un ambiente di lavoro più favorevole al loro sviluppo: “Vuoi che le donne possano avere successo e avere imprese in grado di sfruttare tutti i valori che le persone di talento possono portare, indipendentemente dal loro background o dal genere”.
“Non dare l’impressione di decisioni basate sulla razza o sul genere”
Zuckerberg ha annunciato in questa occasione di aver posto fine alla politica di diversità interna nelle sue aziende per non farlo “dare l’impressione di decisioni basate sulla razza o sul genere”.
Il podcast è stato pubblicato venerdì sera negli Stati Uniti, pochi giorni dopo che Meta ha allentato le regole di moderazione su Instagram e Facebook, con una maggiore tolleranza per gli utenti che criticano migranti, transgender e persone non binarie, commenti relativi all’esclusione di persone in base al loro sesso o genere.
Meta ha anche annunciato che abbandonerà il “fact-checking”.
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