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Immobiliare a Rennes: le ragioni della crisi

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Intorno all’1,5% nel 2019-2020, i tassi sui prestiti immobiliari hanno sfiorato il 5% nel 2023. Per fare un confronto, un prestito di 200.000 euro a tasso fisso dell’1,5% in 20 anni genera interessi di 31.620 euro. Per un tasso del 4,2%, l'importo degli interessi rappresenta € 95.954. Combinato con l’inflazione generale, l’aumento, effettuato dalle banche centrali, ha scoraggiato molti potenziali acquirenti. [Retrouvez le dossier spécial immobilier dans le dernier numéro du Mensuel de Rennes].

  • 2 Prestiti: condizioni più severe

Questa è stata l’imprecazione lanciata dal Consiglio Alto per la Stabilità Finanziaria (HCSF) alla fine del 2019: inasprire le condizioni per la concessione di prestiti immobiliari. Tra le direttive: non autorizzare più prestiti oltre i 25 anni e non superare il rapporto debito/Pil al 35%. In questo tasso vengono prese in considerazione l'assicurazione del mutuatario e le spese domestiche.

  • 3 Potere d'acquisto

Nella città di Rennes, i prezzi degli appartamenti sono diminuiti solo dell'1,1% in un anno. Un calo quasi impercettibile mentre, in cinque anni, i prezzi sono aumentati del 18%. “I venditori ora accettano di abbassare leggermente i prezzi”, afferma Thomas L'Ollivier, presidente della Camera dei notai di Ille-et-Vilaine. Ma si tratta più di un atterraggio che di un vero e proprio declino. »

  • 4 Guerra in Ucraina

    Con l’aggressione di Putin all’Ucraina nel febbraio 2022 – e il successivo blocco contro la Russia – i costi energetici sono aumentati: + 90% per il gas e + 60% per l’elettricità all’inizio della guerra. Il conflitto ha fatto lievitare anche il costo delle materie prime, già impattato dalla crisi covid. Secondo l’INSEE, i costi di produzione nel settore edile sono aumentati del 7% tra i primi trimestri del 2022 e del 2023.

  • 5 Fine del sistema Pinel

    Annunciata per il 31 dicembre 2024, la fine di Pinel è un duro colpo per gli investitori. Tra il 2021 e il 2024, il numero di progetti di investimento lanciati in Bretagna è stato dimezzato. Lanciato nel 2014, il sistema permetteva all’acquirente di beneficiare di vantaggi fiscali a condizione che affittasse la propria casa.

    Regolamento.

  • 6 Norme “vincolanti”.

“I maggiori vincoli in materia di costruzione e gli standard ambientali stanno aumentando i costi di produzione”, assicura Nolwenn Lam Kermarrec, copresidente del gruppo immobiliare Kermarrec. Dal lato degli investitori, il divieto di noleggio dei setacci energetici dal 2025 non dovrebbe incoraggiare l’acquisto di vecchi immobili. Per quanto riguarda l’artificializzazione netta zero (zan), la sua graduale attuazione fino al 2050 causerà una progressiva riduzione della superficie disponibile, che dovrebbe rallentare l’edilizia individuale.

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