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Negli Stati Uniti Toyota non è più il marchio più affidabile sul mercato

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Saranno tra poco 90 anni che l’organizzazione no-profit Consumer Reports consiglia gli americani sulle loro abitudini di acquisto. Elettrodomestici, case, soggiorni per le vacanze, ma anche automobili, con la famosa classifica di affidabilità stilata periodicamente da “CR” per orientare gli automobilisti verso le vetture più affidabili. E per la prima volta da molto tempo Toyota e Lexus non sono più in testa ad una classifica che però risulta gravemente troncata : Mercedes, Porsche, Ram, Mini, Lincoln, Land Rover, Chrysler, Dodge e perfino Mitsubishi sono assenti per “dati insufficienti”. Va detto che la metodologia è piuttosto particolare, poiché non si basa sui dati delle ispezioni tecniche, come si può fare in Europa, ma piuttosto su un sondaggio tra i proprietari, che elencano i problemi riscontrati con il loro veicolo. Se l’indagine non raccoglie abbastanza testimonianze di clienti Mercedes, Ram o Porsche, questi marchi non possono comparire nella tabella. Il che ovviamente risulterà di grande interesse per i gestori di flotte negli Stati Uniti, che potranno sapere quale marca scegliere per evitare possibili problemi iniziali. Perché un’auto immobilizzata è un prodotto che costa molto all’azienda.

Suonò Marchio Punteggio di affidabilità (su 100)
Suonò1 MarchioSubaru Punteggio di affidabilità (su 100)68
Suonò2 MarchioLexus Punteggio di affidabilità (su 100)65
Suonò3 MarchioToyota Punteggio di affidabilità (su 100)62
Suonò4 MarchioHonda Punteggio di affidabilità (su 100)59
Suonò5 MarchioAcura Punteggio di affidabilità (su 100)55
Suonò MarchioMazda Punteggio di affidabilità (su 100)55
Suonò7 MarchioAudi Punteggio di affidabilità (su 100)54
Suonò8 MarchioBMW Punteggio di affidabilità (su 100)53
Suonò9 MarchioDai Punteggio di affidabilità (su 100)51
Suonò10 MarchioHyundai Punteggio di affidabilità (su 100)50
Suonò11 MarchioBuick Punteggio di affidabilità (su 100)48
Suonò MarchioNissan Punteggio di affidabilità (su 100)48
Suonò13 MarchioGuado Punteggio di affidabilità (su 100)44
Suonò14 MarchioGenesi Punteggio di affidabilità (su 100)40
Suonò15 MarchioVolvo Punteggio di affidabilità (su 100)38
Suonò16 MarchioChevrolet Punteggio di affidabilità (su 100)37
Suonò17 MarchioTesla Punteggio di affidabilità (su 100)36
Suonò18 MarchioVolkswagen Punteggio di affidabilità (su 100)34
Suonò19 MarchioJeep Punteggio di affidabilità (su 100)33
Suonò MarchioGMC Punteggio di affidabilità (su 100)33
Suonò21 MarchioCadillac Punteggio di affidabilità (su 100)27
Suonò22 MarchioRiviano Punteggio di affidabilità (su 100)14

La Toyota cede il suo posto

Il segreto dell’affidabilità è quindi abbastanza semplice: un’evoluzione fluida. Chiaramente, più i marchi apportano modifiche tecniche significative ad ogni cambio di generazione del veicolo, maggiore è il rischio di guasti o problemi di ogni tipo. Viceversa chi avanza negli anni con gli stessi motori senza stravolgere tutto, avere subito il tempo di affinare l’affidabilità della meccanica. I propulsori possono poi essere declinati in abbondanza all’interno del marchio, che vede progredire la sua reputazione di “affidabilità”.

Quest’anno, Toyota e Lexus stanno scendendo di livello a favore di Subaru. È vero che il produttore di Shibuya ha la particolarità di non aver realizzato quasi nessun ibrido ad eccezione del SUV e-Boxer Subaru Forester e solo elettrico con la Subaru Solterra. Tutto il resto è termico, che si è evoluto bene nel corso delle generazioni. Ovviamente, questi motori ormai ampiamente testati si sono dimostrati validi.

Per effettuare questa classificazione, Consumer Reports elenca sia i problemi di rumore dei mobili che i principali guasti: “Si va dagli inconvenienti (freni che cigolano e rivestimenti interni rotti) a problemi importanti, come problemi potenzialmente costosi che coinvolgono motori, trasmissioni, batterie e caricabatterie per veicoli elettrici fuori garanzia. Valutiamo la gravità di ciascun tipo di problema per creare un punteggio di affidabilità previsto per ciascun veicolo da 1 a 100″. Consumer Reports crea quindi quello che chiama l’indice di “affidabilità predittiva”.

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