Il grafico DAX dell'indice azionario tedesco è raffigurato alla Borsa di Francoforte
di CORENTIN CHAPRON
Lunedì i principali mercati azionari europei sono visti in rosso, la pubblicazione degli indicatori di attività PMI durante la sessione e l'imminente riunione della Fed dovrebbero ravvivare gli scambi.
I contratti future suggeriscono un'apertura in ribasso dello 0,30% per il CAC 40 parigino rispetto allo 0,1% del FTSE di Londra, un Dax stabile a Francoforte, e un calo dello 0,16% per l'EuroStoxx 50.
Gli indicatori PMI per la zona euro sono attesi a partire dalle 08:15 GMT e potrebbero continuare a peggiorare, segno che l’attività rimane limitata dai passati aumenti dei tassi da parte della Banca Centrale Europea.
Il settore manifatturiero, in particolare, resta in profonda recessione e non mostra ancora segnali di ripresa, nonostante un nuovo taglio di 25 punti base deciso giovedì dalla banca centrale.
In aggiunta alle pressioni sull’economia europea, le vendite al dettaglio in Cina hanno sorpreso nettamente al ribasso a novembre, crescendo solo del 3% su base annua contro il 4,6% previsto dagli economisti.
Sabato la banca centrale cinese ha tuttavia dichiarato che l'istituzione potrebbe ridurre nuovamente il coefficiente di riserva obbligatoria per sostenere la produzione di credito, dando speranza in un maggiore sostegno da parte di Pechino alla sua economia.
Gli investitori si stanno inoltre posizionando per una serie di annunci delle banche centrali che inizieranno mercoledì con la decisione della Federal Reserve.
I mercati considerano quasi certo un taglio di 25 punti base in questa occasione, ma scontano solo un taglio di questa portata durante le prossime tre riunioni della banca centrale americana.
Questa settimana sono attese anche le dichiarazioni della Banca d'Inghilterra e della Banca del Giappone.
VALORI DA SEGUIRE:
UNA WALL STREET
Venerdì la Borsa di New York si è chiusa senza grandi cambiamenti, al termine di una sessione fiacca.
Solo l'indice Nasdaq Composite, sostenuto dall'azione del produttore di semiconduttori Broadcom (+24%) e dall'entusiasmo per l'intelligenza artificiale, ha registrato una buona performance chiudendo in rialzo dello 0,12% a 19.926,72 punti.
L'indice Dow Jones è sceso dello 0,20%, ovvero di 86,06 punti, a 43.828,06. Il più ampio S&P-500 ha chiuso stabile a 6.051,09 punti.
Il Nasdaq, che mercoledì ha superato la soglia dei 20.000 punti, ha chiuso la settimana in positivo per la quarta volta consecutiva.
IN ASIA
La Borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso poiché gli investitori sono rimasti cauti in vista della prossima decisione della Banca del Giappone. L'indice Nikkei ha perso lo 0,03% a 39.457,49 punti. Il più ampio indice Topix ha perso lo 0,3% a 2.738,33 punti.
Advantest al prezzo dell'1,8%.
Il KOSPI è stato volatile e ha chiuso in ribasso dello 0,22% dopo aver toccato il massimo di due settimane in seguito all'impeachment del presidente Yoon Suk Yeol sabato.
Gli indici cinesi crollano dopo la pubblicazione di un indicatore delle vendite al dettaglio più debole del previsto. L'indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,97%, lo Shanghai SSE Composite dello 0,28%, il CSI 300 dello 0,67%.
VALUTARE
Il divario tra Francia e Germania si apre a 79,5 punti base per il tasso a 10 anni, il massimo di una settimana dopo l'inaspettato taglio del rating di Moody's sabato.
Il rendimento del decennale tedesco è stabile al 2,253%, quello del biennale non varia al 2,056%.
Il rendimento del titolo del Tesoro a dieci anni è sceso di 1,4 punti base al 4,3849%, mentre il rendimento del titolo a due anni è rimasto al 4,2364%.
CAMBIAMENTI
Il dollaro si sta erodendo ma rimane vicino ai livelli più alti dell’anno, a testimonianza della resilienza dell’economia americana.
Il dollaro è caduto dello 0,14% rispetto al paniere di valute di riferimento, l'euro è salito dello 0,11% a 1,0514 dollari e la sterlina si è rafforzata dello 0,11% a 1,2632 dollari.
In Asia lo yen è sceso dello 0,01% a 153,65 yen per dollaro, il dollaro australiano è aumentato dello 0,11% a 0,6368 dollari.
OLIO
Il petrolio crolla sulle prese di profitto prima della prossima decisione della Fed.
Il Brent è sceso dello 0,42% a 74,18 dollari al barile, il greggio leggero americano (West Texas Intermediate, WTI) si è indebolito dello 0,56% a 70,89 dollari.
PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI ALL'AGENDA DEL 16 DICEMBRE
PAESE INDICATORE GMT PERIODO CONSENSO PRECEDENTE
FR 08:15 Indice PMI manifatturiero HCOB dicembre 43,0 43,1
(1a stima)
PMI servizi HCOB 46,7 46,9
(1a stima)
Indice PMI HCOB composito 45,9 45,9
(1a stima)
DALLE 8:30 HCOB PMI manifatturiero dicembre 43,1 43,0
(1a stima)
PMI servizi HCOB 49,3 49,3
(1a stima)
Indice PMI HCOB composito 47,5 47,2
(1a stima)
EZ 09:00 PMI manifatturiero HCOB di dicembre 45,3 45,2
(1a stima)
PMI servizi HCOB 49,5 49,5
(1a stima)
Indice PMI HCOB composito 48,2 48,3
(1a stima)
GB 09:30 PMI S&P/CIPS dicembre 48,2 48,0
produttore (1°
stima)
Indice PMI S&P/CIPS des 51,0 550,8
servizi (stima 1re)
Indice PMI S&P/CIPS composito 50,7 50,5
(1a stima)
USA 13:30 Indice di attività “Impero dicembre 12.0 31.2
stato”
USA 14:45 Indice S&P Global PMI dicembre 49,8 49,7
produttore (1°
stima)
Indice PMI S&P Global des 55,7 56,1
servizi (stima 1re)
Indice S&P Global PMI nd 54,9
composito (stima 1re)
(Scritto da Corentin Chappron, a cura di Augustin Turpin)
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