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Airbus, Thales e Leonardo valutano un'alleanza per competere con Starlink

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Nome in codice: “Progetto Bromo”. Dietro il nome di questo vulcano indonesiano si nasconde un progetto volto a creare un gigante europeo e autonomo dei satelliti, sul modello del produttore di missili MBDA di proprietà di Airbus, Leonardo e BAE Systems. Una tale alleanza potrebbe riunire Airbus, Thales e Leonardo.

I principali produttori di satelliti europei, di fronte a un settore segnato da pesanti perdite e dalla rapida crescita della rete Starlink di Elon Musk, fino ad ora si sono accontentati di dire che intendono lavorare insieme. Sebbene siano ancora in una fase iniziale, le trattative sono progredite abbastanza da consentire l'assegnazione di un nome in codice all'interno di Airbus e la creazione di una struttura preferenziale con una nuova società che combini le risorse satellitari piuttosto che un partner che acquisti le risorse dell'altro, hanno detto le fonti. . Uno di loro aggiunge che un progetto del genere potrebbe richiedere tempo, soprattutto a causa di anni di inattività.

Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, ha detto a Reuters che i colloqui hanno comportato varie discussioni tecniche e ha confermato che la struttura pianificata si baserà sul modello di MBDA. “Il modello MBDA è in discussione, ma gli aspetti tecnici della governance potrebbero essere diversi”, ha affermato. “Questo è quello (il modello), difficile che sia altrimenti”, ha detto a margine di un evento a Roma.

Secondo Roberto Cingolani i satelliti rappresentano il 75% dell'economia spaziale.

Airbus e Thales hanno rifiutato di commentare l'alleanza.

Licenziamenti in vista

Queste discussioni tra le principali compagnie spaziali europee avvengono mentre Airbus dovrebbe presentare ai sindacati i dettagli dei tagli di posti di lavoro nei settori spaziale e della difesa il 4 e 5 dicembre. Il gruppo francese ha annunciato in ottobre l’intenzione di tagliare fino a 2.500 posti di lavoro nella sua divisione difesa e spazio (Airbus Defence and Space) entro la metà del 2026. Thales è anche in trattativa con i sindacati per l'eliminazione di 1.300 posti di lavoro nel settore spaziale.

Si prevede che la maggior parte dei tagli di posti di lavoro presso Airbus riguarderanno il settore dei sistemi spaziali, per un valore di 2 miliardi di euro e che recentemente ha dovuto far fronte a spese di 1,5 miliardi di euro, hanno affermato fonti industriali.

Mentre la maggior parte delle operazioni di Airbus si svolgono in Francia, è probabile che anche gli stabilimenti della divisione Difesa e Spazio in Germania vengano ridotti, mentre timori vengono espressi anche in Gran Bretagna e Spagna.

Per i quattro paesi fondatori di Airbus, la riduzione dei costi è un argomento politicamente delicato.


Con Reuters (Tim Hepher e Giulia Segreti; versione francese Etienne Breban, a cura di Kate Entringer)

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