Una bambina di 22 mesi muore a Chessy, la sua tata è accusata di omicidio intenzionale

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Una bambinaia di Chessy (Rodano) è stata incriminata per “omicidio intenzionale di un minore di 15 anni” e posta in custodia cautelare, ha reso noto martedì 10 dicembre la Procura di Lione. La donna, 45 anni, è sospettata di essere responsabile della morte di una bambina di 22 mesi, avvenuta il 13 settembre nella sua abitazione.

Quel giorno, i soccorsi sono stati portati a casa dell'infermiera, situata a Chessy, nel Beaujolais. Nonostante l'intervento dei soccorsi, la piccola non è riuscita a salvarsi. Un'indagine sulle cause della morte è stata quindi aperta dalla procura di Villefranche-sur-Saône, e affidata ai gendarmi della compagnia di Villefranche-sur-Saône.

Morì per asfissia

I risultati dell'autopsia, diffusi alla fine della settimana scorsa, hanno rivelato che la piccola è morta per asfissia. Questa scoperta segnò una svolta decisiva nelle indagini, indirizzando le indagini verso una strada criminale. La tata, che esercitava questa professione da circa quindici anni, è stata poi messa in custodia di polizia martedì 5 dicembre.

Al termine del suo fermo di polizia, la bambinaia è stata presentata, venerdì 6 dicembre, a un giudice istruttore nell'ambito di un'indagine giudiziaria aperta per “omicidio premeditato di un minore di 15 anni”, ha precisato la procura di Lione. È stata quindi incriminata e posta in custodia cautelare. La Procura di Lione ha ripreso il controllo del caso,
“perché ha giurisdizione 'penale'”ha spiegato.

L'approvazione della badante era già stata sospesa dopo gli eventi. Le indagini, ora sotto l'autorità del gip, continuano a far luce sulle circostanze di questa tragedia.

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