L’offerta riguarda la totalità delle azioni ordinarie di BPM e mira a rafforzare il posizionamento di Unicredit in uno dei suoi principali mercati, l’Italia.
La seconda banca italiana, UniCredit, ha lanciato lunedì un’offerta pubblica di scambio (OPE) di azioni sul Banco BPM, il terzo gruppo bancario, valutando quest’ultimo 10,1 miliardi di euro, in un momento in cui il suo piano per una possibile acquisizione di Commerzbank segna il passo.
Questa offerta, però, non sembra essere gradita al governo di destra e di estrema destra di Giorgia Meloni, perché rischia di vanificare il suo progetto di creare un terzo centro bancario in Italia.
L’Ope “è stata comunicata” al governo italiano, ma “non è stata oggetto di un accordo”, ha commentato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Ha avanzato l’ipotesi che Roma possa bloccare l’operazione ricorrendo al “golden power”, che le conferisce poteri speciali in settori considerati strategici per il Paese.
Prima dell’offerta di UniCredit, si speculava sulla creazione di un terzo centro bancario formato da Banco BPM e Monte dei Paschi di Siena (MPS), che avrebbe potuto competere con i pesi massimi del settore, Intesa Sanpaolo e UniCredit.
In quest’ottica, Banco BPM ha appena acquistato il 5% del capitale di Mps, messo in vendita dal governo, e ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto (Opa) da 1,6 miliardi di euro sugli asset del gruppo italiano di risparmio gestito Anima che ha acquisito 3%.
“Non abbiamo alcuna ambizione nei confronti di Mps”, ha assicurato lunedì l’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, il cui tentativo di acquisire questa banca, salvata dallo Stato italiano nel 2017, si è concluso nell’ottobre 2021.
Martedì Consiglio d’amministrazione
Il consiglio di amministrazione di Banco BPM, previsto per martedì, dovrebbe rivedere le “informazioni iniziali” sull’OPE di UniCredit, ha detto all’AFP un portavoce della banca.
L’offerta riguarda la totalità delle azioni ordinarie del Banco BPM, il cui maggiore azionista è Crédit Agricole con una quota del 9,18%, e mira a “rafforzare il posizionamento di UniCredit” in Italia, secondo Orcel.
L’offerta su Banco BPM arriva mentre UniCredit annunciava a settembre prima l’acquisizione del 9% di Commerzbank, poi il suo aumento al 21% del capitale, alimentando voci su una possibile acquisizione completa del rivale tedesco.
“Procederemo” con un’offerta per Commerzbank “solo se saranno soddisfatte determinate condizioni, il che richiede un cambiamento nella posizione di alcuni stakeholder” in Germania, ha detto Orcel durante una conferenza con gli analisti.
“Ciò che ci aspettiamo da Commerzbank non è cambiato”, ma data la resistenza incontrata in Germania, “dobbiamo essere pazienti e dare tempo a tutti”, ha affermato.
In attesa delle elezioni anticipate in Germania, “non abbiamo la capacità di muoverci a breve termine e forse non ce ne sarà affatto”, ha osservato.
“Banche più forti”
L’OPE su BPM creerebbe “una seconda banca ancora più forte in un mercato importante, in grado di generare un significativo valore a lungo termine per tutti gli azionisti e per l’Italia”, ha spiegato UniCredit.
La banca italiana ha offerto 0,175 delle sue azioni ordinarie per ogni azione Banco BPM, valutandole 6,657 euro ciascuna, un premio di circa lo 0,5% rispetto alla chiusura di venerdì. Troppo poco agli occhi degli analisti di Equita che giudicano “limitato” questo bonus.
L’annuncio dell’OPE ha fatto decollare il titolo del Banco BPM sulla Borsa di Milano, dove è salito del 5,18% a 6,988 euro intorno alle 17 (16 GMT). UniCredit perde invece il 5,12% a 36,14 euro.
La soglia minima di accettazione dell’OPE è stata fissata al 66,67%, ma potrebbe essere rivista al ribasso, senza scendere sotto il 50%, ha affermato UniCredit.
“L’Europa ha bisogno di banche più forti e più grandi che la aiutino a sviluppare la propria economia e ad essere competitiva con gli altri principali blocchi economici”, ha assicurato Orcel.
“Poter posizionarci in Italia ci dà più opzioni e più forza e ci rende meno legati alla necessità di completare” o meno l’acquisizione di Commerzbank, ha commentato.
Secondo le stime di UniCredit, le sinergie del gruppo consentiranno un risparmio di costi di circa 900 milioni di euro all’anno e un aumento dei ricavi di circa 300 milioni di euro all’anno grazie al rafforzamento dell’offerta di prodotti e servizi.
Banco BPM, nato nel 2017 dalla fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, è il terzo gruppo bancario italiano per patrimonio (194,5 miliardi di euro), dietro Intesa Sanpaolo e UniCredit.
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