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Julius Bär prevede: patrimonio gestito a 476 miliardi dopo 10 mesi

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Zurigo (awp) – Il gestore patrimoniale di Zurigo Julius Bär presenta giovedì 21 novembre alcuni indicatori sull’andamento della sua attività dopo 10 mesi. Cinque analisti hanno fornito le loro prospettive per lo sviluppo del consenso AWP.

au 31.10.2024E (en mrd CHF)            consensus AWP  fourchette     30.06.2024A   estimations  masse sous gestion (AuM)    476        472 - 478           474          5  10M 2024E                                               10M 2023A  (en pb) marge brute                  85       83,0 - 87,0       "au-dessus" 89  5        (en %)              ratio coût/revenu aj.      70,4       69,0 - 71,0       "vers" 68       4  

FOCUS: gli analisti si aspettano generalmente un leggero aumento degli asset in gestione (AuM) a partire dalla metà dell’anno, sostenuto da sviluppi positivi del mercato, anche se in qualche modo frenato dagli effetti valutari. La banca ha inoltre registrato afflussi netti di nuovi capitali tra luglio e ottobre. Allo stesso tempo diminuisce la probabilità di un riacquisto di azioni entro la fine dell’anno e il suo annuncio dipenderà dalle conclusioni dell’indagine Finma condotta nel contesto del disastro di Signa, osserva Vontobel.

OBIETTIVI: Le prospettive a medio termine per il periodo 2023-2025 prevedono un margine ante imposte corretto compreso tra 28 e 31 punti base (bps) e un rapporto cost-to-income corretto inferiore al 64%. Per l’utile ante imposte rettificato, la banca punta a una crescita annua del 10%. Si prevede che il rendimento rettificato del capitale primario (CET1) sarà superiore al 30% per il periodo. Nel mese di luglio la banca ha innalzato il suo obiettivo di risparmio lordo per l’attuale ciclo strategico a 145 milioni di franchi, rispetto ai precedenti 120 milioni. Il piano di riduzione dei costi, che prevede l’eliminazione di 250 posizioni e dovrebbe entrare a pieno regime entro la fine del 2025, dovrebbe far risparmiare quest’anno 140 milioni.

PER LA RECORD: A settembre Julius Bär ha acquisito la società immobiliare svizzera Kuoni Mueller & Partner (KMP), ribattezzando la filiale Julius Bär Real Estate e nominando Thomas Hodel a capo dal 1° febbraio 2025. La banca aveva già raggiunto la maggioranza partecipazione nella società nell’estate 2021. Potrebbe anche sperare di essere parzialmente rimborsata dopo la svalutazione di 606 milioni di franchi svizzeri registrata a bilancio 2023 legato ai prestiti concessi a Signa. Julius Bär potrebbe infatti recuperare fino a 100 milioni di franchi svizzeri in seguito alla vendita della quota di Signa nel gruppo britannico di grandi magazzini Selfridges a un fondo sovrano saudita, riferisce la NZZ. Alla fine di settembre era già stata annunciata la partecipazione di Signa alle attività operative del gruppo di grandi magazzini Globus del Thai Central Group. Da luglio, finalmente, si conosce il nome del futuro amministratore delegato della banca. Stefan Bollinger, nato nel 1974 e attualmente co-responsabile del Wealth Management per la regione EMEA presso Goldman Sachs, assumerà l’incarico entro febbraio 2025. Nel frattempo, Nic Dreckmann subentrerà ad interim.

PREZZO DELLE AZIONI: Dall’inizio dell’anno le azioni Julius Bär sono aumentate del 13%, sovraperformando la media del mercato misurata dallo SPI. L’anno scorso è diminuito del 12%.

Homepage: www.juliusbaer.com

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