In Svizzera è obbligatorio avere un’assicurazione sanitaria. Ma i bonus continuano a salire, al punto che molte famiglie si ritrovano asfissiate. E, allo stato attuale delle cose, l’unica “sfilata” offerta ai cittadini è cambiare regolarmente i fondi, per mettere in concorrenza. O almeno trovarne uno più economico.
È in questo contesto che nel settembre 2023 Sandra, una giovane 23enne, ha voluto passare da Swica a Sanitas, per il 2024. Sulla carta la sua nuova assicurazione le sarebbe costata 100 franchi in meno all’anno. Si è quindi rivolta alla Sanitas, che le ha assicurato che si sarebbe occupata di tutte le pratiche. Nelle settimane successive la svizzera ha chiesto più volte notizie, perché non ha ricevuto da Swica alcuna conferma scritta del suo licenziamento, spiega “Blick”. Ogni volta Sanitas ha risposto che “era tutto in ordine” e che “non c’era motivo di preoccuparsi”.
Dal 1° gennaio Sandra ha iniziato a pagare i suoi premi alla Sanitas. Ma ben presto ha ricevuto anche fatture da Swica, che ha semplicemente ignorato. In realtà Swica non aveva mai ricevuto una disdetta scritta e alla fine la Sanitas ha riconosciuto “una svista”, secondo la giovane donna. Resta il fatto che nel frattempo si è ritrovata con un debito di circa 2700 franchi nei confronti di Swica. Considerata la situazione, la Sanitas ha accettato di rimborsargli i premi pagati tra gennaio e aprile. Allo stesso tempo Swica, che non ha rinunciato alle spese di sollecito e di riscossione, ha accettato un accordo di pagamento scaglionato su dieci mesi.
L’Ombudsman dell’assicurazione malattie spiega che “quando ricevete premi da due assicurazioni malattie, non dovreste in nessun caso ignorarli e informarvi immediatamente”. Lo specialista sottolinea inoltre che “se in teoria la risoluzione orale è possibile, nella pratica ciò non avviene mai. Perché in caso di conflitto manca la prova scritta”. Inoltre sottolinea che “da gennaio ad aprile dobbiamo spesso affrontare il tema della doppia assicurazione”. Da notare che Sanitas non ha risposto alle domande di “Blick”.
Migliaia di casi ogni anno
Quello di Sandra non è un caso isolato. In risposta a una domanda sulla doppia affiliazione, il Consiglio federale ha stimato che ogni anno ne sono colpite migliaia di persone. Ciò è dovuto principalmente a due cose: un mancato pagamento con il vecchio assicuratore o errori con il nuovo assicuratore. Si prega di notare che senza disdetta scritta è vincolante il contratto stipulato con l’ex assicuratore. Quella stipulata con la nuova assicurazione non è quindi valida, in quanto la legge svizzera vieta la doppia affiliazione.
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