Nel mese in esame la filiale ha spedito orologi all’estero per un valore totale di 2,3 miliardi di franchi, in calo del 2,2% rispetto a ottobre 2023.
In ottobre le esportazioni di orologi svizzeri hanno continuato a diminuire, anche se in misura minore rispetto al mese precedente. La Cina e Hong Kong hanno pesato ancora una volta.
Nel mese in esame, il settore ha spedito all’estero orologi per un valore totale di 2,3 miliardi di franchi, in calo del 2,2% rispetto a ottobre 2023, ha annunciato martedì la Federazione dell’industria orologiera svizzera (FH) in un comunicato stampa. Il calo è tuttavia più moderato rispetto al calo del 12,4% registrato a settembre e si avvicina “al trend osservato dall’inizio dell’anno”, scrive il FH.
Da gennaio il valore cumulato ha raggiunto i 21,5 miliardi, un risultato inferiore del 2,6% rispetto a quello raggiunto un anno prima.
Anche il numero dei ricambi è diminuito di 170.000 unità in ottobre, ovvero un calo dell’11,2% nel confronto annuale. I segmenti degli altri metalli e degli orologi bimetallici hanno registrato cali rispettivamente di un terzo e un quinto dei pezzi esportati, mentre in termini di valore se la sono cavata un po’ meglio con un mantenimento del +0,6% e un calo del 7,3%. In calo anche gli orologi in acciaio, sia in valore (-7,6%) che in numero di pezzi (-9,2%), così come quelli in metalli preziosi (-1,2% e -4,7%).
Gli orologi con un prezzo d’esportazione superiore a 3.000 franchi sono gli unici a mostrare un aumento del valore esportato, seppure lieve, pari all’1,7%. Al contrario, il segmento 500-3000 ha registrato un netto calo (-21%), così come quello degli orologi entry-level (-9,4%).
I principali punti vendita mostrano andamenti contrastanti, con forti incrementi osservati in Giappone (+20,4%), che conferma così la seconda posizione acquisita lo scorso mese, e negli Stati Uniti (+11,3%). All’estremo opposto, Cina (-38,8%) e Hong Kong (-14,8%) rappresentano un “grande freno a livello globale”, sottolinea il FH. Restano stabili l’Europa (+0,2%), la Spagna (+16,9%) e il Regno Unito (+2,8%), che compensano il calo di Germania (-5%), Francia (-4,5%) e Italia (-1,4%). ).
Questa notizia ha fatto ben poco per spostare i prezzi del mercato azionario. Poco dopo l’apertura a Zurigo, Swatch, che possiede i marchi Omega, Breguet e Longines, è scesa dello 0,1% a 166,45 franchi, mentre Richemont, alla guida di Jaeger-Le Coultre e Roger Dubuis, ha guadagnato lo 0,2% a 121,45 franchi. in uno SLI in rialzo dello 0,28%.
Related News :