La possibilità di chiedere una scissione di Google segna un profondo cambiamento da parte delle autorità garanti della concorrenza statunitensi che hanno in gran parte lasciato in pace i giganti della tecnologia dopo il loro fallimento nello smembrare Microsoft due decenni fa.
Il ministero vuole che Google si liberi di Chrome, il browser Internet più utilizzato al mondo, perché è un importante punto di accesso al motore di ricerca, minando le possibilità di potenziali concorrenti.
Secondo il sito StatCounter, a settembre Google rappresentava il 90% del mercato globale della ricerca online e addirittura il 94% sugli smartphone.
Secondo Bloomberg, le autorità antitrust dovrebbero inoltre proporre che Google separi Android dagli altri suoi prodotti, incluso il motore di ricerca Google Play e l’app store mobile.
Il governo vuole anche agire sui risultati della ricerca formulata dall’intelligenza artificiale generativa, le “AI Overviews” che rispondono direttamente alle domande degli utenti, senza dover cliccare sui link.
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