(CercleFinance.com) – La Borsa di Parigi dovrebbe aprire senza grandi cambiamenti lunedì, all'inizio di una settimana che si preannuncia calma e con pochi indicatori importanti all'ordine del giorno.
Il contratto 'future' sull'indice CAC 40 – che è ormai passato alla scadenza di dicembre – mostra un modesto guadagno di 13 punti a 7298,50 intorno a 8,15, annunciando un inizio di sessione stabile, anche leggermente positivo.
Nel corso della scorsa settimana, il mercato parigino è sceso dell'1% circa, un calo che porta il calo registrato dall'inizio dell'anno all'1% circa.
Questa pesantezza ha colpito tutti i mercati europei, visto che l'Euro STOXX 50 ha perso l'1,2%, per un guadagno annuo ormai ridotto attorno al 6%.
Gli analisti sottolineano che la sottoperformance delle borse del Vecchio Continente ha ormai raggiunto livelli storici rispetto a Wall Street, che sta facendo registrare record su record.
“I temi che continuano a preoccupare i mercati sono ormai ben noti: da un lato l'effetto dell'elezione di Trump, la debolezza della domanda proveniente dalla Cina e i commenti di diverse aziende riguardo al terzo trimestre”, ricordano i team di Edmond de Rothschild .
“Su quest'ultimo punto più della metà delle società dell'indice STOXX 600 hanno pubblicato i propri risultati e solo pochi settori hanno sorpreso in media positivamente”, sottolinea la banca privata.
Gli strateghi di Barclays affermano che le società europee hanno registrato una crescita media del 3% degli utili per azione (EPS) nel terzo trimestre, rispetto a un aumento del 7% tra le loro controparti americane.
Il “Trump Trade”, che ha portato Wall Street all'indomani delle elezioni presidenziali del 5 novembre, sembra tuttavia aver esaurito la sua forza la scorsa settimana.
Dopo essere balzati dal 5% al 6% durante le sedute successive alle elezioni, i principali indici di New York sono scesi tra l'1% e il 3% la scorsa settimana, preoccupati per le ripercussioni delle politiche del prossimo presidente americano.
Gli investitori temono che l'approccio “pro-business” sostenuto dal magnate immobiliare porterà ad una recrudescenza dell'inflazione che potrebbe indurre la Fed a rallentare i tagli dei tassi.
L'agenda economica sembra destinata ad essere leggera questa settimana, con l'evento principale fissato per venerdì con la pubblicazione degli indici PMI “flash” europei.
Questi dati permetteranno di valutare la reazione delle imprese europee alla recente vittoria di Donald Trump e il loro sentimento riguardo alla possibile introduzione di dazi doganali che potrebbero penalizzare la loro attività.
In questo contesto, l'attenzione dovrebbe essere puntata soprattutto sui risultati di mercoledì sera di Nvidia, ora la più grande società quotata al mondo davanti ad Apple.
La performance del produttore di chip dedicati all'intelligenza artificiale potrebbe contribuire a rilanciare un settore tecnologico che negli ultimi tempi ha perso slancio (-1,6% per l'indice settoriale S&P nell'ultimo mese).
Gli analisti che seguono il titolo si aspettano una pubblicazione paragonabile agli ultimi annunci, vale a dire conti migliori del previsto accompagnati da un aumento degli obiettivi, soprattutto perché il progettista di semiconduttori inizia ora a trarre vantaggio dal recente lancio della sua nuova architettura, chiamata 'Blackwell'.
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