(Agence Ecofin) – Il rapporto evidenzia che il finanziamento tramite debito rappresenta ormai una buona alternativa per le giovani startup del continente, mentre gli attori del settore del venture capital agiscono con cautela in un contesto segnato da numerose incertezze economiche e geopolitiche.
Secondo un rapporto, le start-up africane che operano nei settori della tecnologia finanziaria (fintech), dell’intelligenza artificiale (AI) e della tecnologia climatica (climate Tech) hanno catturato il 58% delle transazioni di venture capital registrate nel continente durante i primi nove mesi del 2024 pubblicato il 31 ottobre dall’African Private Equity and Venture Capital Association (AVCA).
Intitolato « Attività di venture capital in Africa nel terzo trimestre del 2024 »il rapporto specifica che il 32% di tutte le start-up hanno raccolto fondi da società di venture capital tra 1È Gennaio e 31 ottobre dell’anno in corso sono attivi nel campo fintech. Questi gioielli tecnologici, che operano in segmenti che vanno dalle criptovalute, ai pagamenti elettronici, ai portafogli mobili e ai servizi bancari digitali, hanno raccolto complessivamente 564 milioni di dollari durante il periodo in esame.
Le startup di intelligenza artificiale e tecnologie climatiche hanno rappresentato il 26% del numero totale di transazioni registrate nei primi nove mesi del 2024 (13% per ciascuna delle due categorie), il che evidenzia la marcata preferenza degli investitori per i settori che coniugano sostenibilità, scalabilità e sofisticazione tecnologica.
Il rapporto indica inoltre che le società di venture capital hanno, in totale, iniettato 1,2 miliardi di dollari in start-up africane durante i primi nove mesi del 2024. Distribuiti su 313 transazioni, questi investimenti rappresentano la performance più negativa del settore del venture capital nel continente dal 2020.
Durante i primi nove mesi del 2023, gli operatori di questo settore hanno investito 3 miliardi di dollari in 405 operazioni in Africa.
Il calo dei flussi di capitale di rischio registrato quest’anno è in gran parte dovuto al ritiro degli investitori internazionali, in particolare quelli nordamericani, dal continente, in un contesto caratterizzato da forti incertezze economiche, tensioni geopolitiche, inflazione persistente e tassi di interesse elevati.
Il Nord Africa detronizza l’Africa occidentale
La distribuzione degli investimenti per sottoregione mostra che il Nord Africa ha superato tutte le altre sottoregioni del continente in termini di volume e valore. Dopo una performance contrastante nella prima metà del 2024, il Nord Africa ha registrato diversi round di finanziamento di alto valore nel terzo trimestre, incrementando i fondi raccolti dalle start-up nella subregione durante i primi nove mesi dell’anno in corso a 368 milioni di dollari. oltre 78 transazioni.
Con 196 milioni di dollari e 75 transazioni, l’Africa orientale è al secondo posto. L’Africa Occidentale, che abitualmente occupava il primo gradino del podio, è stata così relegata al terzo posto, con una raccolta fondi di 185 milioni di dollari e 73 transazioni. Seguono l’Africa meridionale (152 milioni di dollari distribuiti su 51 transazioni) e l’Africa centrale (6 milioni di dollari distribuiti su 7 transazioni).
Le start-up attive in diverse sottoregioni africane (multi-regioni) hanno, da parte loro, raccolto 326 milioni di dollari distribuiti in 29 transazioni durante i primi nove mesi del 2024.
L’African Private Equity and Venture Capital Association rivela inoltre che le start-up africane hanno raccolto 755 milioni di dollari di debiti tra il 1È Gennaio e 31 ottobre dell’anno in corso rispetto ai 633 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso.
Quest’anno il valore medio delle transazioni di debito di rischio si è attestato a 9,5 milioni di dollari, rispetto ai 5 milioni di dollari nel 2023 e ai 5,8 milioni di dollari nel 2022. Questa tendenza al rialzo riflette sia la crescente domanda di operazioni di debito più grandi sia la crescente maturità delle start-up che cercano questo non-debito. metodo di finanziamento diluitivo, che si sta affermando sempre più come alternativa al finanziamento azionario in A contesto caratterizzato da un persistente raffreddamento del mercato del venture capital.
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