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La generazione Z e i Millennial ormai si preoccupano per la fine del mese

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Dallo studio annuale condotto da Deloitte emerge che queste due generazioni saranno più preoccupate, nel 2024, della propria retribuzione, della propria formazione e delle proprie opportunità di sviluppo professionale. Ma la questione del significato dell’attività rimane significativa. E per la metà di loro l’intelligenza artificiale resta “terra incognita”.


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Giornalista presso la sezione di Economia

Di Pasquale Lorent

Pubblicato il 16/11/2024 alle 07:33
Tempo di lettura: 3 minuti


UN Cosa ne pensano i Millennial (nati tra il 1983 e il 1994) e la generazione Z (1995 – 2004)? Come negli anni precedenti, Deloitte ha intervistato un campione ponderato di 300 persone nella fascia di età 20-29 anni e altre 200 nella fascia di età 30-41 anni per scoprire i loro valori e le loro preoccupazioni riguardo al lavoro. E una constatazione salta subito all’occhio: la crisi, o meglio le crisi vissute dall’inizio del decennio, hanno influenzato il modo in cui queste generazioni vedono il loro ambiente professionale.



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