Gli agenti in prima linea della Royal Canadian Mounted Police (RCMP) inizieranno a indossare le body camera il 18 novembre.
In un comunicato stampa pubblicato giovedì sul sito web dell’RCMP, l’organizzazione ha delineato il suo piano per l’implementazione di telecamere per il corpo per le sue forze di polizia a livello nazionale.
A partire dal 18 novembre, l’RCMP inizierà a distribuire le telecamere di intervento a 1.000 agenti di polizia al mese in tutto il Paese.
L’organizzazione vuole che il 90% dei suoi membri in prima linea disponga di una body camera in servizio entro novembre 2025.
L’obiettivo finale è distribuire tra 10.000 e 15.000 dispositivi agli agenti nei prossimi 12-18 mesi.
Inoltre, l’RCMP specifica che “le registrazioni audio e video effettuate utilizzando il dispositivo saranno caricate e archiviate in un sistema sicuro di gestione delle prove digitali”, si legge.
L’RCMP ha deciso di dotarsi di queste telecamere d’intervento, in particolare per “rafforzare la fiducia della comunità” nei loro confronti, ha menzionato il commissario Mike Duheme.
“Le telecamere di intervento forniscono un mezzo indipendente, imparziale e obiettivo per registrare le interazioni tra il personale di polizia e il pubblico, il che può aiutare a rafforzare il legame di fiducia tra la polizia e le comunità che servono”, ha sottolineato l’organizzazione in un comunicato stampa.
La telecamera corporea, installata sul petto dell’agente di polizia, non sarà sempre attiva.
La registrazione verrà attivata durante le chiamate di servizio, comprese quelle relative alla salute mentale, alle interazioni con persone in crisi, ai disordini pubblici, alle proteste e ai crimini.
Secondo il sito web, una luce rossa lampeggerà per far sapere al pubblico che la telecamera sta registrando.
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