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Wall Street chiude in ribasso, senza forze dopo una settimana di euforia

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(New York) La Borsa di New York ha chiuso martedì in ribasso, mostrando segni di esaurimento dopo una serie di euforia iniziata con l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti.


Inserito alle 9:49

Aggiornato alle 17:03

Il Dow Jones ha ceduto lo 0,86%, l’indice NASDAQ lo 0,09% e l’ampio indice S&P 500 lo 0,29%.

L’indice S&P 500 è rimasto positivo per cinque sedute, il che gli ha permesso di avanzare del 5%. Lunedì tutti e tre gli indici hanno chiuso a livelli record, proprio come venerdì.

“Dopo un simile passo avanti in un periodo di tempo così breve, non sorprende vedere il mercato riprendere fiato”, ha commentato Art Hogan di B. Riley Wealth Management.

“Se servisse una ragione, ce l’avrebbe fornita il nuovo aumento del tasso dei titoli a 10 anni”, ha aggiunto l’analista.

Il rendimento dei titoli di stato americani a 10 anni è salito al 4,42%, rispetto al 4,30% di chiusura del giorno prima.

Gli investitori sono cauti anche in vista della pubblicazione prevista per mercoledì dell’indice dei prezzi al consumo CPI.

Gli economisti si aspettano che l’inflazione si riprenda a ottobre, al 2,6% su base annua rispetto al 2,4% del mese precedente.

Dopo le elezioni presidenziali, Wall Street guarda già avanti a una nuova presidenza Trump, che a suo avviso farà rivivere l’inflazione.

Ma se si tiene d’occhio la traiettoria dei prezzi nel 2025 e oltre, “i dati attuali rimangono importanti”, sostiene Art Hogan.

Questa sessione di consolidamento è stata l’occasione per realizzare prese di profitto su titoli che si erano distinti dopo le elezioni, in particolare all’interno del Dow Jones.

I finanziari Goldman Sachs (-1,62%) e American Express (-1,52%) sono così finiti in rosso.

Catapultata dall’effetto Trump, avendo il capo dell’azienda produttrice Elon Musk sostenuto pubblicamente e finanziariamente il candidato repubblicano, Tesla ha finito per invertire la rotta (-6,15%), dopo un guadagno di quasi il 40% dalle elezioni presidenziali.

Anche alcuni player delle criptovalute si sono dovuti inginocchiare, dopo essere stati favoriti dagli operatori convinti che il secondo mandato di Donald Trump sarà favorevole alle valute digitali.

Il “minatore” (creatore di criptovalute) Riot Platforms ha ceduto il 3,47% e la piattaforma di cambio valuta digitale Coinbas ha ceduto l’1,58%.

Sul resto della Borsa, Boeing è stata sanzionata (-2,54%) dopo aver segnalato la consegna di soli 14 aerei in ottobre, mentre i principali stabilimenti del produttore di aerei sono rimasti paralizzati da uno sciopero.

Il marchio fai da te Home Depot (-1,28%) non ha beneficiato di risultati migliori del previsto, con i manager cauti riguardo alla traiettoria della domanda.

Il laboratorio Amgen è sceso (-7,14%) dopo la pubblicazione di una nota del Cantor Fitzgerald che mette in guardia sugli effetti avversi osservati durante gli studi clinici del suo nuovo farmaco anti-obesità MariTide.

Ricercato il gruppo eventi di Live Nation (+4,74%), pur avendo rivelato un fatturato inferiore alle aspettative. Gli investitori hanno notato che la domanda di concerti era ancora forte e che la spesa media in loco stava accelerando.

Il colosso agroalimentare Tyson Foods (+6,55%) è riuscito a compensare lo scarso andamento delle vendite di carne bovina con un aumento del pollo, sostenuto dai consumatori che si rivolgono a carni meno costose.

La piattaforma di e-commerce Shopify ha registrato un’impennata (+21,04%) grazie a risultati del terzo trimestre che hanno superato di gran lunga le aspettative degli analisti.

Il TSX in crescita

Il principale indice azionario canadese è salito martedì, sostenuto da un guadagno del 21% delle azioni Shopify.

L’indice S&P/TSX Composite ha chiuso in rialzo di 133,73 punti a 24.923,01.

Il dollaro canadese è stato scambiato a 71,72 centesimi USA rispetto ai 71,88 centesimi USA di venerdì.

La stampa canadese

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