Tutte le nuove iniziative sono buone da intraprendere per produrre energia verde nell’era delle energie rinnovabili. Tra le soluzioni maggiormente favorite dalla società civile di tutto il mondo, così come dai governi, c’è l’energia nucleare.
La fusione accelera il suo progresso, mentre la fissione continua il suo sviluppo. Regolarmente ci arrivano nuovi progressi in questo campo. Ad esempio, all’inizio di ottobre abbiamo appreso che l’intelligenza artificiale (AI) potrebbe accelerare la creazione di reattori nucleari.
Una pubblicazione di Interesting Engineering datata sabato scorso, 2 novembre, ci informa, questa volta, che una società con sede a Fremont (California) chiamata Pacific Fusion ha deciso di esplorare un approccio innovativo per generare energia dalla fusione nucleare. Un processo che, ricordiamo, alimenta il sole da diversi miliardi di anni. Utilizzando il concetto di magnetismo pulsato, questa azienda mira a creare un metodo di fusione che sia conveniente, pratico da usare e scalabile.
Fusione magnetica pulsata, per un sole artificiale
Concretamente, come funziona? La fusione magnetica pulsata si basa su impulsi elettrici ad alta intensità per generare grandi campi magnetici. Quindi, questi diversi campi comprimono e riscaldano una miscela di deuterio e trizio, i due isotopi dell'idrogeno necessari per raggiungere le condizioni di fusione, precisa il sito di notizie di scienza e tecnologia, che si basa su un comunicato stampa pubblicato dall'azienda, nonché su l’analisi proposta dall’American Nuclear Society.
Pacific Fusion spiega che la sua tecnologia si basa su principi comprovati di fusione inerziale. Questi sono già stati testati nei laboratori nazionali americani, con l'obiettivo di sviluppare un sistema in grado di trasformare efficientemente l'energia.
Per realizzare questo processo, l'azienda californiana utilizza tre componenti principali: moduli a impulsi, una piccola camera di fusione su scala metrica e contenitori di carburante di dimensioni centimetriche.
I moduli a impulsi immagazzineranno l'elettricità nei condensatori e rilasceranno questa energia sotto forma di impulsi rapidi. In secondo luogo, questi impulsi verranno indirizzati alla camera di fusione tramite tubi metallici, dove causeranno un'implosione che comprimerà il carburante. per questo. Questo è il momento in cui inizia la reazione.
La promessa di un’energia pulita e rinnovabile
Inoltre, l'articolo di Interesting Engineering ci dice che Pacific Fusion sta anche costruendo un dispositivo chiamato “pulsatore rapido”, direttamente ispirato alla macchina Z di Sandia, una tecnologia collaudata nel campo della fusione.
Questa macchina è stata ottimizzata grazie a una serie di recenti progressi, come il generatore Marx ad impedenza adattata, che può raggiungere condizioni di fusione in modo affidabile ed efficiente.
L'approccio di questa azienda americana presenta diversi vantaggi, tra cui la riduzione dei costi e della complessità del processo. Inoltre, la camera di fusione gestita da Pacific Fusion è compatta e incorpora una schermatura a base d’acqua. Caratteristiche che ne facilitano la produzione e la manutenzione in serie.
Ora l'azienda prevede di progettare un sistema di produzione di energia composto da piccole unità modulari chiamate “mattoni”, che possono essere assemblate e collocate in contenitori di trasporto.
Infine, l’azienda con sede a Fremont vorrebbe sviluppare un motore a fusione magnetica pulsata, che sarà in grado di produrre più energia di quella necessaria per farlo funzionare. Interesting Engineering considera questo approccio promettente, poiché sarebbe in grado di trasformare il panorama energetico fornendo alle società una fonte di energia sostenibile e illimitata, riducendo al contempo la nostra dipendenza dai combustibili fossili.
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