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L’aeroporto di Orly rallenta questo fine settimana, il 70% dei voli cancellati

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Un mese dopo un primo movimento di protesta, i controllori del traffico aereo tornano in sciopero questo fine settimana, su appello dell’Unsa-Icna, il secondo sindacato che rappresenta i controllori del traffico aereo (17% nelle ultime elezioni professionali), che chiede “personale adeguato”ritenendo che l’accordo firmato a fine aprile tra la direzione generale dell’aviazione civile (DGAC) e il principale sindacato dei controllori, la SNCTA (60% dei voti), non li garantisca.

A seguito di questo appello allo sciopero, venerdì la DGAC ha chiesto agli operatori aerei di ridurre il loro programma di voli commerciali del 70%, prima per sabato 25 maggio 2024. “dalle 6:00 alle 23:30” all’aeroporto di Parigi-Orly, prima di estendere tale richiesta qualche ora dopo anche al giorno di domenica 26 maggio, secondo “avvisi per missioni aeree” (Notam) pubblicato dalla DGAC.

Mantenuti i voli verso i territori d’oltremare

I voli verso i territori d’oltremare, numerosi a Orly, dovrebbero essere risparmiati in nome di “continuità territoriale”. Per il resto, però, i passeggeri che avevano programmato di volare a Orly potrebbero ritrovarsi bloccati a terra o costretti a modificare il viaggio.

Il traffico aereo era già stato gravemente interrotto il 25 aprile, durante le vacanze scolastiche, in tutti gli aeroporti francesi e indirettamente in Europa, a causa di uno sciopero dei controllori del traffico aereo francese. Un accordo è stato raggiunto all’ultimo minuto con la SNCTA, ma troppo tardi per evitare migliaia di cancellazioni.

Il ministro dei Trasporti deplora il movimento

I controllori protestavano contro le misure che accompagnavano la revisione del controllo aereo francese, in particolare contro le disposizioni salariali. Chiesero, tra le altre cose, un aumento salariale del 25% su cinque anni. Se l’accordo raggiunto non è stato ufficialmente dettagliato, secondo Gli echii controllori avevano ottenuto aumenti salariali da 226 euro a 1.001 euro al mese.

Venerdì il governo si è rammaricato di questo nuovo sciopero. “Deploro il comportamento di alcuni agenti a livello locale, che rifiutano di riconoscere la legittimità di un accordo maggioritario e ne fanno pagare il prezzo ai passeggeri. Faccio appello alla loro responsabilità”ha risposto il ministro delegato ai Trasporti, Patrice VergrieteAFP.

Altro avviso di sciopero

Ma per l’Unsa-Icna questo accordo salariale non risolve la questione “a corto di personale” che emergeranno a Orly, secondo lei, entro il 2027.

“I nostri manager persistono, per Orly, nell’avarizia e nei calcoli da farmacista che ridurranno rapidamente le squadre alla carenza di personale”si legge in un volantino del sindacato.

Contemporaneamente a questa mobilitazione, l’Usac-CGT ha proclamato uno sciopero dal 23 al 30 maggio per protestare specificamente contro l’indebolimento del sistema “rete territoriale” previsto secondo l’Unione dalla riforma del controllo del traffico aereo.

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