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L’Italia si è sacrificata a vantaggio del Marocco?

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In Basilicata, lo stabilimento Stellantis di Melfi impiega attualmente 5.425 persone, rispetto alle 7.800 tra il 2014 e il 2016. La filiera, che nello stesso periodo contava più di 5.000 dipendenti, ora ne conta solo 3.500. Intanto, in Marocco, Stellantis sta investendo massicciamente . Quasi 300 milioni di euro sono stati investiti nello stabilimento di Kénitra per raddoppiare la sua capacità produttiva, che passerà da 200.000 a 400.000 veicoli all’anno.

«La situazione del settore automotive nella nostra regione è sempre più preoccupante», afferma Francesco Somma, presidente di Confindustria Basilicata, citato da Lagazzetta de Lmezzogiorno. “Prosegue la riorganizzazione del sito produttivo Stellantis a Melfi, e la filiera locale è in difficoltà”. Solo la metà dei fornitori della regione si è assicurata gli ordini per i nuovi modelli prodotti a Melfi. “Le prossime settimane saranno decisive per invertire la tendenza”, ha aggiunto.

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Confindustria Basilicata teme la “desertificazione industriale” e il collasso dell’economia regionale. «In assenza di risposte rischiamo di ridurre del 50% la forza lavoro nella filiera di Melfi», avvertono i suoi rappresentanti.

Preoccupazioni condivise anche dai sindacati dei metalmeccanici e dal sindaco di Melfi, Giuseppe Maglione. «Metà della produzione e dell’occupazione è concentrata a Melfi», ricorda il sindaco. “Si tratta di un giro d’affari importante per il Pil della Basilicata, e di una crisi che impoverisce l’intero territorio”. Tutti chiedono una mobilitazione generale per salvare l’industria automobilistica locale, pilastro dell’economia regionale.

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