“Non avevo mai considerato l’acquisto di un veicolo elettrico prima.” In Cina sta emergendo un nuovo tipo di auto elettrica che sta registrando una rapida crescita. Un nuovo acquirente di questo tipo di modello, residente a Shanghai, spiega che non ne avrà più “non dovrai più preoccuparti dell’autonomia in caso di lunghi viaggi occasionali”da Bloomberg.
La sua nuova Li Auto L6 non è una semplice auto elettrica, è un modello elettrico che estende l’autonomia. Il marchio cinese è uno dei primi a lanciarsi su questo nuovo fronte delle auto a batteria: EREV (per veicoli elettrici ad autonomia estesa).
Una rivoluzione nel settore automobilistico: auto elettriche capaci di percorrere più di 1.100 km
Questa nuova categoria aveva già visto in passato alcuni modelli pionieristici, come la Opel Ampera o sotto forma di optional la BMW i3, ma il mercato non aveva mai sperimentato un tale entusiasmo. In Cina, questa configurazione è diventata il sistema di propulsione in più rapida crescita. Le vendite sono raddoppiate rispetto allo scorso anno e rappresentano ormai il 30% dei veicoli ibridi plug-in, precisa l’agenzia americana. E questa tendenza dovrebbe presto diffondersi anche al resto del mondo.
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L’anno prossimo, negli Stati Uniti vedrà l’arrivo del Ramcharger, versione EREV del Dodge RAM 1500 di Stellantis (casa madre della Chrysler). Questo nuovo tipo di pick-up, molto diffuso negli Stati Uniti, potrebbe spingere i più scettici a lanciarsi nel mondo dei veicoli elettrici grazie agli oltre 1.100 km con una carica.
Tanto più che oltre ad un’autonomia completamente potenziata bisogna mettere in conto un prezzo più basso. Un EREV costa circa 4.000 dollari in meno di un modello elettrico equivalente, indica Bloomberg. Un risparmio che può essere spiegato da una batteria grande la metà. E il segreto per avere ancora maggiore autonomia è semplice: gli EREV integrano un motore termico.
Con un EREV, il 95% dei viaggi viene effettuato in modalità elettrica
Ma a differenza dei classici veicoli ibridi, non viene utilizzato per la propulsione dell’auto. Viene utilizzato solo per ricaricare la batteria. Può essere attivato durante il viaggio per fornire ulteriore autonomia durante un viaggio occasionale più lungo o quando non è disponibile una stazione di ricarica.
“Con una batteria più piccola il 95% degli spostamenti si effettua in modalità elettrica e non ci sono problemi di autonomia”assicura Jim Farley, direttore generale della Ford Motor Co, che, pur essendo entusiasta, per il momento non prevede di commercializzare un EREV negli Stati Uniti.
E se Stellantis è attualmente l’unica a mettere presto questi nuovi veicoli elettrici sulle strade americane, è perché sono ancora molti gli interrogativi che li circondano. Perché se la soluzione sembra ideale per SUV o furgoni, resta da vedere in quale categoria rientreranno gli EREV.
I marchi americani sono entusiasti di questo nuovo mercato
La presenza di un motore termico – anche senza fungere da sistema di propulsione – potrebbe escluderli dall’autonomia elettrica. Tuttavia, per i modelli prodotti negli Stati Uniti, è possibile ottenere un credito d’imposta di 7.500 dollari al momento dell’acquisto. Un punto di forza che avrebbe potuto compensare il prezzo più alto delle EREV rispetto alle auto ibride convenzionali, dove l’elettricità è più di un supporto.
Inoltre, i modelli ibridi non sono più considerati una soluzione ecologica dal Sierra Club. L’associazione ambientalista ritiene quindi che l’arrivo di questa tipologia di veicoli sul territorio potrebbe avviare la transizione verso veicoli a zero emissioni.
Come con le auto elettriche più di dieci anni fa, la Cina ha acquisito un solido know-how nel campo degli EREV. Ma questi veicoli non dovrebbero varcare i confini degli Stati Uniti a causa delle tariffe del 100% sui modelli cinesi. General Motors prevede di integrare veicoli ibridi plug-in nel suo catalogo a partire dal 2027. Ma non è trapelato alcun dettaglio riguardo alla presenza dell’EREV al suo interno.
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