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L’intelligenza artificiale complica ulteriormente la gestione della spesa cloud

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I progetti di intelligenza artificiale stanno ulteriormente aumentando la bolletta del cloud per le organizzazioni. A ciò si aggiungono i problemi delle licenze sprecate e dello Shadow IT, per cui la gestione dei costi del cloud diventa ingestibile, spingendo le organizzazioni a rimpatriare parte dei propri ambienti.

Le aziende fanno fatica a gestire i costi del cloud, questa non è una novità. Ma la situazione è peggiorata ulteriormente con l’ascesa della GenAI, secondo uno studio di Vanson Bourne condotto su manager IT e finanziari*. Quasi tutti gli intervistati segnalano un forte aumento della spesa per il cloud. In un anno questi costi sono aumentati in media del 30% e, per tre quarti dei manager, le spese per il cloud sono diventate ingestibili.

AI e GenAI sono le prime due ragioni citate dai funzionari per spiegare questo aumento dei costi. I requisiti di risorse di storage e di elaborazione per queste applicazioni si aggiungono alle sfide esistenti nella gestione dei costi del cloud.

Sprechi SaaS, Shadow IT e riaddebiti complicati

Le organizzazioni devono infatti affrontare altre sfide quando si tratta di gestire i costi del cloud. A partire dai software in modalità SaaS, che rappresentano in media il 28% della bolletta del cloud (in media circa 2.500 dollari per dipendente all’anno tra gli intervistati).

In particolare, i manager faticano a garantire che le licenze e gli abbonamenti vengano utilizzati in modo efficiente. Due terzi dei manager ritengono che alcune licenze di software di produttività (M365, Google Workspace) siano sprecate. Un’altra preoccupazione riguarda gli acquisti effettuati all’insaputa del reparto IT. Gli strumenti SaaS rappresenterebbero quindi il 38% delle spese di Shadow IT.

Anche la spesa per le infrastrutture cloud presenta sfide. Poiché gli ingegneri IT creano sempre più ambienti cloud per sviluppare e distribuire le proprie applicazioni, questi acquisti spesso mancano di trasparenza. Per i manager FinOps, l’allocazione (43%) e la rifatturazione (53%) delle spese cloud sono sempre più complesse e richiedono molto tempo.

Restituzione in sede

Di fronte all’aumento dei costi, il 95% dei manager prevede di rimpatriare parte dei propri ambienti su cloud privati. Anche così, la maggior parte dei manager ritiene che i costi in sede siano ancora più difficili da controllare…

Per il suo studio, Vanson Bourne ha intervistato 250 decisori IT e 250 decisori finanziari negli Stati Uniti. L’indagine è stata condotta per conto di Tangoe, un editore specializzato in strumenti di gestione delle spese tecnologiche.

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