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La Borsa svizzera continua il suo sviluppo positivo

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Con l’avvicinarsi di mezzogiorno di lunedì, l’SMI ha continuato a muoversi in territorio positivo, attestandosi addirittura oltre la soglia dei 12.200 punti. I valori dei colossi svizzeri del lusso Swatch e Richemont hanno tuttavia risentito degli annunci deludenti del governo cinese volti a rilanciare l’economia del Paese.

In Cina il governo vuole ora rispondere all’elevato debito pubblico e alle distorsioni del mercato immobiliare con un piano di aiuti multimiliardari. “Per la prima volta da molto tempo, il governo cinese sembra determinato ad agire contro i sintomi della crisi che il Paese sta attraversando. Tuttavia, le misure adottate finora non offrono ancora una soluzione duratura ai problemi strutturali della Cina”, ha commentato Jan Viebig, responsabile degli investimenti della banca Oddo BHF.

In Svizzera, nel mese di settembre i prezzi alla produzione e all’importazione sono diminuiti nel confronto mensile, ma soprattutto annuale. L’indice relativo è sceso dello 0,1% rispetto ad agosto, attestandosi a 107,2 punti, grazie al calo dei prezzi dei prodotti petroliferi. Al contrario, gli idrocarburi e i prodotti alimentari sono aumentati di prezzo. Su un anno il calo è stato dell’1,3%, secondo i dati pubblicati lunedì dall’Ufficio federale di statistica (UST).

Alla Borsa svizzera, intorno alle 11:00, l’indice SMI è salito dello 0,5% a 12.215,81 punti. Lo stesso ha fatto lo SLI, che ha guadagnato lo 0,5% a 1.997,94 punti. L’SPI è invece cresciuto dello 0,4% a 16.276,25 punti. Dei 30 titoli stellari, 25 hanno registrato un rialzo, tre hanno registrato un calo e due hanno raggiunto il pareggio (Sonova e Julius Bär).

Givaudan (+1,2%) ha preso il comando provvisorio della classifica. Il produttore di aromi e profumi con sede a Ginevra ha rafforzato la sua presenza nel sud-est asiatico con la costruzione di un nuovo stabilimento in Indonesia, dove dispone già di una sede, per soddisfare la crescente domanda. Completano il podio UBS (+1,1%) e Logitech (+0,9%).

Guadagna terreno anche Roche (+0,6%). Lunedì il laboratorio di Basilea ha presentato nuovi risultati positivi sul trattamento Evrysdi contro l’atrofia muscolare spinale (SMA).

Julius Baer (-0,2%), SIG Group (-1,1%) e Richemont (-1,5%) sono scesi in fondo alla classifica.

Swatch (-2,8%) è rimasto indietro. Secondo gli analisti, le azioni deluse nei confronti della Cina, dove il governo è rimasto vago sulla portata e sui tempi delle misure di ripresa economica, sono responsabili del crollo delle azioni dei due colossi svizzeri del lusso.

Sul mercato più ampio, Bossard (-8,6%) ha continuato a soffrire dopo l’annuncio dei risultati trimestrali. Lo specialista di sistemi di fissaggio di Zugo ha visto nel terzo trimestre del 2024 il suo fatturato crollare del 3,8% a 240,4 milioni di franchi. Secondo gli analisti di Vontobel questi risultati «non daranno adito a fantasie al rialzo sul prezzo dell’azione. Mancano ancora catalizzatori positivi significativi a breve termine”. Raccomandano quindi di “mantenere” il titolo.

Carlo Gavazzi ha seguito lo stesso andamento al ribasso, crollando del -5,1%.

D’altro canto, le azioni Kudelski sono salite del 9%. La sua controllata Nagravision ha siglato una nuova partnership nel campo dello streaming con l’azienda indiana che fornisce soluzioni di gestione degli utenti Evergent. (AWP)

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