La decisione è stata presa dal giudice Alexandre de Moraes, dopo aver ricevuto il parere favorevole della Procura Generale della Repubblica che ha confermato che nessun ostacolo giuridico ha impedito la ripresa delle attività di X, che conta 22 milioni di utenti nel colosso latinoamericano.
La società ha soddisfatto le condizioni richieste: blocco degli account che diffondevano informazioni false, nomina di un rappresentante legale in Brasile e pagamento di multe di 5 milioni di dollari. Anche l’Agenzia nazionale delle telecomunicazioni (Anatel) è stata incaricata di adottare le misure necessarie per ripristinare il servizio su tutto il territorio nazionale.
Tuttavia, il processo potrebbe richiedere del tempo a causa della complessità dei sistemi dei diversi operatori, dato che il Paese conta più di 20.000 fornitori di servizi Internet, sia fissi che mobili.
Nella sua decisione, Moraes ha sottolineato che la ripresa delle attività è strettamente condizionata al pieno rispetto della legislazione brasiliana e “all’assoluta osservanza delle decisioni del potere giudiziario, nel rispetto della sovranità nazionale”.
Questa revoca della sospensione segna un nuovo episodio di una lunga disputa tra il magistrato Alexandre de Moraes e il miliardario americano Elon Musk, proprietario di X, che dura da diversi mesi.
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