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e se presto fosse possibile illuminarsi con le piante?

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Le piante create dalla start-up Woodlight sono in grado di emettere luce propria dopo l’iniezione di una molecola attivatrice

Tristan Bergen 06/10/2024 08:00 5 minuti

Woodlight, start-up francese, recentemente presentata la sua prima pianta bioluminescentegeneticamente modificato per consentirgli di produrre luce propria.

Una pianta capace di produrre luce

Ghislain Auclair e Rose-Marie Vesin, una coppia di ricercatori francesi, hanno presentato la loro prima pianta bioluminescente alla fine dello scorso settembre. Alte decine di centimetri, queste piante geneticamente modificate potrebbero alla fine rivoluzionare l’illuminazione pubblica notturna.

L’idea è venuta loro durante un viaggio a New York, quando hanno realizzato l’inquinamento luminoso e il consumo eccessivo di energia rappresentato dall’illuminazione notturna in una delle più grandi città del STATI UNITI. Hanno quindi deciso di trovarlo un’alternativa per cercare di risolvere questi problemi, creando nel 2016 la start-up Woodlight.

Dopo 8 anni di lavoro, la coppia di ricercatori è finalmente riuscita a raggiungere il proprio obiettivo, ovvero creare una pianta bioluminescente, passando, attraverso vari test ed esperimenti, da cellule vegetali luminose visibili solo al microscopio ad un primo prototipo di pianta bioluminescente visibile ad occhio nudo.

Queste piante lo sono in realtà tabacco geneticamente modificatopermettendogli di produrre luce propria dopo l’iniezione di una “molecola attivatrice”. Gli scienziati hanno precisato di aver utilizzato questo tipo di pianta perché è una pianta modello, come i topi nei mammiferi. Ma precisano anche che presto sarà possibile lavorarci sopra altre varietàsia cespugli più grandi che persino alberi.

Un futuro utilizzo per l’illuminazione pubblica?

I ricercatori francesi hanno molte ambizioni per queste piante bioluminescenti. Questi potrebbero effettivamente averlo molte applicazioni esterne come illuminazione pubblica parchi o interni di edifici, ma anche a uso domestico per decorazioni semplici.

“Nei parchi, potrebbero essere cespugli o alberi che potrebbero essere usati come indicatori. Possiamo immaginare molte applicazioni anche nell’interior design, per ristoranti e alberghi”, assicurano i due ricercatori.

Anche queste piante lo sono progettato per non disturbare l’ecosistema notturno. Questi infatti producono una luce verdeche non disturba l’equilibrio della pianta o dell’ecosistema circostante, precisano gli scienziati, a differenza delle luci artificiali, che sono più aggressive. Questa luce verde non disturba nemmeno gli animali e gli insetti, anch’essi fortemente influenzati dalle luci urbane.

Un altro vantaggio di questa tecnica è quello questo può essere utilizzato per molte varietà vegetali. I ricercatori di Woodlight in effetti “aggiungono” un’abilità alla pianta, modificandola stabilmente in modo che produca luce a comando. Anche la pianta modificata lo è reso sterileche gli impedirà di riprodursi e diffondersi in altri ecosistemi.

Molti comuni francesi sono già interessati a questo nuovo tipo di piante bioluminescenti, così come grandi gruppi, Woodlight spera anche di aprire le sue porte all’estero per distribuire questo nuovo tipo di illuminazione futuristica e più rispettosa dell’ambiente. L’azienda ha recentemente lanciato una campagna di raccolta fondi con i suoi partner, che dovrebbe permetterle di perfezionare rapidamente la sua invenzione e aprirsi ad un mercato potenzialmente immenso.

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