Abbiamo individuato diversi assi trasversali essenziali per il nostro sviluppo: competenze, connettività e cloud. Realizzeremo data center accessibili a tutti, al servizio dei cittadini e delle imprese. È ovvio che questa infrastruttura è essenziale. Tra gli incentivi messi in campo, particolare attenzione è riservata all’outsourcing e all’export digitale. Conosciamo il modello dell’offshoring con le multinazionali, ma oggi è fondamentale promuovere l’esportazione di prodotti e servizi innovativi. Naturalmente è importante sostenere la delocalizzazione, perché queste grandi aziende reclutano in modo massiccio e attraggono talenti nel settore IT.
Tuttavia, abbiamo anche una moltitudine di PMI e startup tecnologiche che offrono soluzioni innovative pronte per l’esportazione. Il mercato marocchino può sembrare limitato, ma il potenziale africano è immenso, senza dimenticare la nostra vicinanza all’Europa. È quindi essenziale una strategia di esportazione efficace. All’interno della nostra Federazione, abbiamo già iniziato a sviluppare una strategia operativa, iniziata durante il mio precedente mandato e proseguita dopo la mia rielezione il 18 luglio. Il nostro obiettivo è cogliere le opportunità per i nostri membri, poiché la concorrenza sul mercato è elevata.
– In che modo il Marocco intende sostenere le esportazioni e la trasformazione delle imprese?
È fondamentale che il Marocco sia riuscito a ritagliarsi un posto sulla scena internazionale, poiché questo svolge un ruolo determinante nello sviluppo economico del paese. Il ministro e il governo hanno compreso chiaramente l’importanza di questa dinamica: è imperativo sostenere la crescita nazionale sviluppando allo stesso tempo opportunità di esportazione per le società di outsourcing, così come per le PMI tecnologiche e le startup. Questo duplice approccio non solo rafforza le capacità locali, ma apre anche nuove prospettive sui mercati esterni.
Dobbiamo anche distinguere tra PMI tecnologiche e startup. Le PMI tecnologiche, ad esempio, hanno già un portafoglio clienti e un fatturato stabile. Alcuni di loro sono riusciti addirittura a stabilirsi in Africa e in altre regioni del mondo, il che dimostra la loro capacità di esportare e adattarsi ad ambienti diversi. D’altro canto, le startup sono generalmente in fase di sviluppo. Si concentrano sull’innovazione e sulla creazione di nuove soluzioni, ma spesso affrontano sfide finanziarie. Questa ricerca di fondi è fondamentale per la loro sopravvivenza e crescita, poiché consente loro di realizzare le proprie idee e lanciarsi sul mercato.
Tuttavia, è importante notare che le PMI tecnologiche non si occupano solo di generare entrate. Desiderano inoltre attrarre nuovi investitori per rafforzare la propria posizione sul mercato ed espandere ulteriormente le proprie attività. Tenendo presente questo, la nostra strategia prevede un forte sostegno alle PMI tecnologiche, perché svolgeranno un ruolo fondamentale nella digitalizzazione delle imprese in Marocco. Questa trasformazione digitale è essenziale per consentire alle aziende marocchine di rimanere competitive su scala globale.
Molte piccole imprese (VSE) e PMI, in particolare in settori chiave come il tessile, l’agricoltura e l’industria, necessitano di assistenza per passare con successo al digitale. Questi settori rappresentano una parte significativa dell’economia marocchina e la loro modernizzazione è essenziale per garantirne la sostenibilità e la crescita. È qui che entra in gioco il concetto di Circolo Virtuoso, che è di grande importanza. Questo circolo ci consente di identificare le risorse nazionali e sviluppare strategie per massimizzarle. Se alcune aziende incontrano difficoltà nell’adattarsi alle nuove esigenze del mercato, è fondamentale supportarle affinché possano diventare efficienti, sia a livello nazionale che internazionale.
Sostenendo questo approccio, il Regno non solo potrà rafforzare il proprio tessuto economico e locale, ma anche posizionarsi come hub strategico per le aziende che desiderano stabilirsi in Africa o in altre regioni. Lo sviluppo di tali dinamiche è essenziale per promuovere un solido ecosistema imprenditoriale, in cui le PMI e le startup tecnologiche possano prosperare e contribuire a un’economia innovativa e sostenibile.
– Qual è la situazione del 5G nel contesto dello sviluppo delle infrastrutture digitali?
Per lo sviluppo dell’infrastruttura digitale la collaborazione tra gli operatori di telecomunicazioni e l’ANRT si rivela un punto di forza importante. Attualmente esiste già un buon coordinamento tra queste due entità, che consente di attuare le iniziative in modo armonioso. La strategia digitale messa in atto fornisce una direzione chiara e definita, essenziale per accelerare lo sviluppo dell’altissima velocità. Confrontando la situazione di cinque anni fa con quella di oggi, si nota una chiara evoluzione delle infrastrutture e dei servizi offerti. Questa dinamica di progresso è incoraggiante e sottolinea l’importanza di continuare questo slancio.
La strategia in corso è progettata per potenziare ulteriormente la connettività nel paese. Lo sviluppo della connettività ad altissima velocità è infatti fondamentale per soddisfare le crescenti esigenze della popolazione e delle imprese. Tuttavia, si riconosce anche che è necessario migliorare la gestione della mobilitazione per garantire la fluidità del processo. Una migliore gestione della distribuzione ridurrà i ritardi e ottimizzerà le risorse utilizzate. Gli operatori delle telecomunicazioni sono competenti e hanno le competenze necessarie per realizzare questi progetti. Inoltre, l’ANRT ha una buona conoscenza del territorio e delle lacune esistenti nelle attuali infrastrutture. Ciò gli consente di identificare le aree prioritarie in cui sono necessari miglioramenti.
L’obiettivo principale di questa collaborazione resta quindi quello di razionalizzare e accelerare il processo di implementazione al fine di migliorare la connettività in tutto il Paese. Attraverso l’attuazione di queste azioni possiamo sperare non solo in una migliore accessibilità a Internet per tutti, ma anche in un miglioramento della qualità dei servizi digitali. Ciò contribuirà a uno sviluppo socioeconomico più inclusivo e a una migliore competitività del Paese sulla scena internazionale.
– Quali cambiamenti sono attesi per la modernizzazione della pubblica amministrazione?
Nell’ambito di questo aspetto, e come membro della federazione, abbiamo un ruolo essenziale da svolgere in termini di consulenza, supporto, coaching e orientamento. Ho notato che verranno già messi in atto sforzi di pooling e capitalizzazione, il che è un punto molto positivo. Anche la comunicazione è un aspetto cruciale, perché garantisce un buon coordinamento e una gestione complessiva delle iniziative. Ciò promuove un approccio coerente e armonizzato nello sviluppo dei servizi pubblici.
Un elemento particolarmente interessante evidenziato dal Ministro è l’idea di un portale unico. Questo concetto è rivoluzionario perché evita l’attuale confusione in cui i cittadini non sanno a quale sito rivolgersi per accedere ad un determinato servizio. Con un unico portale tutti i servizi saranno centralizzati, semplificando notevolmente l’accesso alle informazioni e rendendo più semplice l’identificazione di duplicati e funzioni ridondanti.
Inoltre, si propone di istituire un comitato dedicato attorno a questo portale. Questo comitato avrà il compito di identificare le funzionalità essenziali che devono essere sviluppate per diversi settori, come Giustizia, Salute, Agricoltura e Interni. Questo approccio collaborativo garantirà che le esigenze di tutti i cittadini siano prese in considerazione, garantendo al tempo stesso una maggiore efficienza e un servizio più agevole. In breve, questo progetto di portale unico rappresenta un importante passo avanti verso un’amministrazione più moderna e più accessibile a tutti.
Related News :