Sabato in Turchia si terranno i funerali di Aysenur Ezgi Eygi, attivista turco-americana uccisa il 6 settembre in Cisgiordania, con l'obiettivo di farne un simbolo del suo impegno per la causa palestinese.
A fine mattinata, la grande folla attendeva l’arrivo della bara davanti alla piccola moschea di Didim, addobbata con bandiere turche e protetta da un numeroso servizio di sicurezza, scandendo slogan ostili a Israele e agli Stati Uniti: “il popolo palestinese non è solo”.
Appena annunciata la sua morte, Ankara, che ha aperto un'inchiesta, ha denunciato con forza questo “assassinio arbitrario” attribuito all'esercito israeliano: il presidente Recep Tayyip Erdogan ha assicurato che il suo Paese farà di tutto “affinché la morte di nostra figlia, Aysenur Ezgi, non resti impunita”.
La donna di 26 anni, arrivata negli Stati Uniti con la sua famiglia all'età di dieci mesi, sarà sepolta nel primo pomeriggio di oggi nel cimitero di Didim (sud-ovest), sulla costa egea, dove vivono i suoi parenti e dove sono arrivati i suoi genitori e il suo compagno che vivono negli Stati Uniti.
Hanno compiuto il viaggio i rappresentanti dei principali partiti, l'AKP al governo e l'opposizione, nonché gli attivisti della principale ONG islamica turca, l'IHH.
La sepoltura è prevista dopo la preghiera di mezzogiorno, che inizierà alle 13:15 ora locale (10:15 GMT).
Il corpo della giovane donna è arrivato in Turchia venerdì ed è stato portato a Smirne (ovest), la terza città del Paese sulla costa occidentale, dove una nuova autopsia ha confermato la sua morte per “arma da fuoco”, ha riferito la televisione pubblica TRT.
TRT ha osservato che queste conclusioni “corrispondono” a quelle dei tre medici palestinesi che hanno escluso l’ipotesi del fuoco indiretto.
Questi risultati saranno allegati al rapporto dell'inchiesta aperta dalla procura di Ankara, ha affermato il ministro della Giustizia Yilmaz Tunç.
La giovane attivista è stata accolta al suo arrivo a Istanbul dalla guardia d'onore dell'esercito turco, riservata ai martiri, e dalle autorità.
– “una persona molto speciale” –
L'attivista dell'International Solidarity Movement (ISM) Aysenur Eygi è stato ucciso mentre prendeva parte a una protesta nella Cisgiordania settentrionale occupata, vicino a Nablus.
L'esercito israeliano ha ritenuto “molto probabile” che i colpi sparati dai suoi ranghi abbiano ucciso la giovane donna “indirettamente e involontariamente”.
“Aysenur ha ricevuto un'eccellente istruzione negli Stati Uniti, era sposata, aveva una vita economica agiata, ha lasciato tutto per difendere i suoi ideali”, ha ricordato venerdì il padre in lacrime, Mehmet Suat Eygi, davanti alla casa di famiglia a Didim, dove la giovane laureata dell'Università di Washington trascorreva regolarmente le vacanze.
Il signor Eygi ha accolto con favore l'apertura di un'indagine da parte delle autorità turche e ha invitato gli Stati Uniti, l'altro Paese di sua figlia, a fare lo stesso: “Mi aspetto lo stesso dal governo americano, perché Aysenur aveva solo dieci mesi quando è arrivata negli Stati Uniti”, ha affermato.
“L'unica cosa che chiedo allo Stato è di esigere giustizia per mia figlia. Che il suo sangue venga vendicato. Che i responsabili vengano puniti perché è stata deliberatamente presa di mira”, ha accusato la madre, Rabia Birden, citata dall'agenzia Anadolu.
La Turchia sta valutando l'emissione di mandati di arresto internazionali, in base ai risultati delle indagini.
Il ministro ha inoltre invitato il relatore speciale delle Nazioni Unite sulle esecuzioni extragiudiziali e arbitrarie a istituire una commissione d'inchiesta indipendente e a redigere un rapporto sulla morte della signora Eygi, con l'intenzione di allegarlo al procedimento per “genocidio” in corso contro Israele presso la Corte internazionale di giustizia e all'inchiesta in corso presso la Corte penale internazionale.
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