CRONACA. 2024, un anno buio per il clima e la biodiversità – Il mio blog
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CRONACA. 2024, un anno buio per il clima e la biodiversità – Il mio blog

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“Siamo profondamente preoccupati per il modo in cui le questioni legate al clima e alla biodiversità sono state rese inudibili durante le campagne elettorali europee e poi legislative”, affermano i ricercatori Céline Guivarch e Christophe Cassou nella loro rubrica.

Questo articolo è tratto dal mensile Sciences et Avenir n°931, datato settembre 2024.

Il 2024 è un anno buio per il clima e la biodiversità. Si potrebbe immaginare che questa osservazione possa essere spiegata da eventi estremi sempre più frequenti e gravi in ​​tutte le regioni del mondo, tutti alimentati dal riscaldamento globale. Inondazioni ripetute nel Pas-de-Calais, Beryl, il primo uragano di categoria 5 nei Caraibi, ecc. Certamente, ma non solo!

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Instabilità politica

L'anno 2024 è difficile anche a causa dei rivolgimenti politici che si susseguono e che stanno indebolindo le azioni per la salvaguardia della biodiversità e la protezione della popolazione dai cambiamenti climatici.

L'instabilità politica in Francia ritarda il rinnovo dei documenti quadro relativi al clima (Strategia nazionale a basse emissioni di carbonio, legge di programmazione energia-clima, ecc.), il che compromette la credibilità dell'azione del Paese, come ha sottolineato l'Alto Consiglio per il clima in una lettera indirizzata a maggio all'allora Primo Ministro.

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I problemi di clima e biodiversità resi inudibili

Siamo profondamente preoccupati per il modo in cui le questioni clima-biodiversità sono state rese inudibili durante le campagne elettorali europee e poi legislative. E in ultima analisi, di fronte a un'Assemblea nazionale in cui lo scetticismo climatico, presunto o nascosto, è progredito. Questo momento politico mette ulteriormente in discussione la comunicazione degli scienziati sulle questioni socio-ambientali, che rimane troppo disincarnata.

Più in generale, è l'intero contratto scienza-società a essere scosso dall'invisibilità dei fatti scientifici o addirittura dalla loro appropriazione indebita, in un contesto di disinformazione generalizzata. Questo momento ci mette di fronte a una forma di impotenza che[…]

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