Nuovo direttore, lanciatori riutilizzabili, sito verde… A Les Mureaux, Ariane Group è più conquistatore che mai

Nuovo direttore, lanciatori riutilizzabili, sito verde… A Les Mureaux, Ariane Group è più conquistatore che mai
Nuovo direttore, lanciatori riutilizzabili, sito verde… A Les Mureaux, Ariane Group è più conquistatore che mai
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Mentre il razzo gigante New Glenn di Jeff Besos è entrato in orbita giovedì scorso, Ariane6 si sta lentamente muovendo verso la rampa di lancio di Kourou (Guyana). Un decollo – il primo “operativo” di questa nuova generazione con il satellite di osservazione militare francese CSO-3 – è annunciato a partire da metà febbraio, e il sito ArianeGroup a Mureaux (Yvelines) resta più che mai in manovra.

Questo è il senso del messaggio inviato questa settimana dal suo nuovo direttore, Justin Babilotte. Questo enarque di 37 anni, che ricopriva la carica di capo di gabinetto del prefetto della Nuova Aquitania, ha preso 5 anni di aspettativa dal servizio civile per unirsi alla conquista dello spazio. “Mi sono innamorato del gruppo”, riassume questo parigino cresciuto nel 20° arrondissement.

In un contesto più competitivo che mai, l’Agenzia spaziale europea (ESA) continua a lottare per esistere. Il 2025 è un anno decisivo anche per Arianespace con 5 lanci in programma, tra cui quello della versione più potente dotata di 4 booster.

L’ESA ha inoltre deciso di assegnare ad Ariane Group due contratti per rafforzare lo sviluppo delle tecnologie di riutilizzo in Europa. Buone notizie per i 3.000 dipendenti dello stabilimento, un terzo dei quali sono subappaltatori.

Prometheus, un motore a propulsione variabile che consentirà il riutilizzo dei lanciatori, potrebbe nel medio termine aprire una nuova strada. Un prototipo di pavimento riutilizzabile chiamato Thémis è in costruzione a Les Mureaux attorno all’ultima versione di Prometheus.

Come abbiamo visto la settimana scorsa, si tratta del vecchio edificio dell’Ariane 5, abbandonato da quando l’Ariane 6 è stato assemblato verticalmente (!) in un nuovo edificio vicino, che ospita le operazioni nel più grande segreto. La macchina sarà in grado di tornare ad atterrare verticalmente sul suo rampa di lancio o su una chiatta. Sono in corso i controlli finali per un primo test di volo presso la base di Esrange (Svezia) entro la fine dell’anno.

“Il problema per noi è la sovranità dell’Europa, e Ariane 6 ce la offrirà. La mia prima missione è sostenere questo aumento del ritmo industriale di fronte alla concorrenza», confida Justin Babilotte, che intende seguire le orme del suo predecessore Hugues Emont.

Andato in pensione il 31 dicembre dopo 44 anni nel gruppo, è stato lui ad avviare la transizione energetica del sito che ha gestito per 13 anni. In tutto il sito sono sorti 70 punti di ricarica elettrica (e 50 terminali) e in diversi parcheggi si stanno installando pannelli fotovoltaici, sotto forma di ombreggianti. Dovrebbero consentire di coprire il 30% del consumo di elettricità del sito a partire da quest’estate.

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