OpenAI ha fatto il passo successivo trasformando ChatGPT in un assistente personale. Grazie alla funzionalità “Tasks”, l’AI ora può gestire promemoria e azioni ricorrenti, semplificando così l’organizzazione quotidiana.
Questa nuova funzionalità segna un punto di svolta nell’evoluzione di ChatGPT, che passa da semplice strumento di conversazione a compagno digitale. Gli utenti possono ora pianificare attività e ricevere notifiche Tutto come ricevere suggerimenti automatici. Un progresso che avvicina ChatGPT ai tradizionali assistenti virtuali, pur mantenendo la sua capacità unica di generazione di testo.
Funzionalità pratica e intuitiva
La funzione “Attività” ti consente di creare promemoria unici o ricorrenti in pochi clic. Ad esempio, puoi chiedere a ChatGPT di inviarti un bollettino meteo ogni mattina o di ricordarti una data importante. Le attività vengono eseguite automaticamente, anche se non hai effettuato l’accesso.
ChatGPT può anche suggerire azioni basate sulle tue conversazioni. Queste proposte, che puoi accettare o rifiutare, rendono lo strumento più personalizzato. Gli utenti mantengono il controllo sulle proprie attività, potendo modificarle, sospenderle o eliminarle in qualsiasi momento.
Un’esclusiva per gli abbonati paganti
Per ilistante“Attività” è riservata agli abbonati ai piani ChatGPT Plus, Pro e Team. Questa funzionalità si basa su GPT-4o, il che significa che anche qui valgono i limiti di utilizzo del piano scelto. Gli utenti possono avere fino a 10 attività attive contemporaneamente.
Disponibile nelle versioni web, iOS, Android e macOS, “Tasks” arriverà presto anche sull’applicazione Windows. OpenAI specifica che questa funzionalità è ancora in corso. fase beta, incoraggiando gli utenti a non fare affidamento interamente su di essa per promemoria critici.
Verso un’IA più autonoma
OpenAI pone qui le basi per l’IA agentica, dove le intelligenze artificiali non si limitano più a rispondere alle richieste, ma agiscono in modo proattivo. Questo sviluppo potrebbe trasformare ChatGPT in un assistente in grado di gestire attività, sia in ambito sfera personale e professionale.
Sam Altman, CEO di OpenAI, ha recentemente parlato dell’emergere di agenti IA nella forza lavoro entro il 2025. Questa funzionalità sembra essere un primo passo verso quel futuro.
OpenAI annuncia il lancio della funzionalità Tasks su ChatGPT
Lanciando “Tasks”, OpenAI attacca direttamente gli assistenti virtuali come Siri di Apple o Alexa di Amazon. Tuttavia, questi ultimi sono in procinto di integrare funzionalità di intelligenza artificiale generativa per rimanere competitivi.
Per andare oltre: cos’è l’intelligenza artificiale agentica?
L’intelligenza artificiale agentica si riferisce a a intelligenza artificiale in grado di agire in modo indipendente per svolgere compiti complessi. A differenza delle tradizionali IA che rispondono semplicemente alle richieste, gli agenti IA possono pianificare, eseguire e adattare le proprie azioni in base agli obiettivi prefissati.
Questi sistemi sono progettati per interagire con ambienti digitali o fisici. Ad esempio, un agente AI può navigare in Internet, gestire calendari o persino controllare i dispositivi connessi. OpenAI, con la sua funzionalità “Tasks”, pone le basi per questa tecnologia. Consentendo a ChatGPT di gestire promemoria e azioni ricorrenti, l’azienda sta esplorando gli inizi dell’intelligenza artificiale degli agenti.
In definitiva, gli agenti IA potrebbero entrare nel mercato del lavoro (vedi il nostro articolo sull’argomento), automatizzando i processi e liberando gli esseri umani da compiti ripetitivi. Questa prospettiva apre immense prospettive, sollevando allo stesso tempo questioni etiche e pratiche sul loro utilizzo.