Un giudice della Corte Suprema del Brasile ha respinto la richiesta di restituzione del passaporto dell’ex capo di Stato Jair Bolsonaro, che lo richiedeva per poter presenziare all’insediamento del presidente americano Donald Trump a Washington, questo lunedì 20 gennaio.
Non ci saranno festeggiamenti per Jair Bolsonaro. Interdetto dal lasciare il Paese dal febbraio 2024, l’ex presidente del Brasile si è visto respingere la richiesta di restituzione del passaporto dalla Corte Suprema del Paese, anche se avrebbe voluto partecipare lunedì 20 gennaio alla cerimonia di inaugurazione di Donald Trump negli Stati Uniti .
Invitato all’insediamento di Donald Trump a Washington come molti capi di stato vicini al neoeletto presidente americano, Jair Bolsonaro si è visto respingere la sua richiesta dal giudice della Corte Suprema brasiliana Alexandre de Moraes, che l’ha ritenuta non ammissibile.
Un ricorso lanciato dalla difesa di Jair Bolsonaro
Quest’ultimo ha giustificato questa decisione con il rischio che l’ex presidente “fugga” all’estero per sfuggire alla giustizia del suo Paese. Sempre secondo il magistrato, l’invito all’insediamento del presidente americano non “giustifica una revoca” del divieto di uscire dal territorio nazionale.
La stampa locale ha riferito che la difesa di Jair Bolsonaro intendeva presentare ricorso contro la decisione.
In un’intervista pubblicata dal New York Times, prima della pubblicazione della decisione del giudice Moraes, l’ex capo di Stato brasiliano non ha nascosto il suo entusiasmo all’idea di partecipare all’insediamento di Donald Trump, definendolo “il ragazzo più importante nel mondo”.
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