Shein “democratizza la moda per tutti”: le sorprendenti giustificazioni dell’ex ministro Christophe Castaner che lavora per il colosso cinese

Shein “democratizza la moda per tutti”: le sorprendenti giustificazioni dell’ex ministro Christophe Castaner che lavora per il colosso cinese
Shein “democratizza la moda per tutti”: le sorprendenti giustificazioni dell’ex ministro Christophe Castaner che lavora per il colosso cinese
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l’essenziale
L’ex ministro degli Interni Christophe Castaner è stato assunto diversi anni fa come consigliere del comitato strategico regionale del colosso cinese Shein. Questa scelta di carriera è stata ampiamente criticata dai giocatori del prêt-à-porter francesi. Lo spiega oggi l’interessato.

“C’è in tutto questo un effetto moralizzante che mi esaspera”. Allo stremo dei nervi, l’ex ministro dell’Interno. Dall’annuncio della sua assunzione all’interno di un comitato strategico regionale del colosso del fast fashion Shein, colui che è rimasto vicino a Emmanuel Macron ha subito numerose critiche, soprattutto da parte del settore creditizio francese, che aveva sottolineato un “partnership vergognosa”.

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Nelle colonne di La Tribuna della Domenica Questo 12 gennaio, la persona interessata si fa avanti per denunciare un disegno di legge presentato lo scorso marzo da Anne-Cécile Violland, deputata del partito Orizzonti. L’obiettivo del testo? Tassare i prodotti fast fashion, rendendoli così meno attraenti. Tassare i prodotti delle fabbriche Shein sarebbe, nelle parole di Christophe Castaner, un errore, affermando che il colosso cinese “democratizza la moda per tutti”. “Shein è un’azienda giovane che ha conosciuto una rapida crescita” e che, secondo l’ex ministro, “sta raggiungendo una maturità che le permette di adottare un approccio di miglioramento continuo in ciascuno dei suoi mercati. Ha capito che era all’altezza lui, da attore importante, a prendere iniziative virtuose”, prosegue il cinquantenne.

“È disprezzo”

L’occasione per l’ex delegato generale de La République en Marche di mettere le cose in chiaro sulle critiche rivoltegli riguardo alla sua riconversione. Christophe Castaner sostiene una logica continuazione delle sue missioni di consulenza, affermando che Shein è una delle dodici aziende che sostiene nella loro strategia di sviluppo.

“Alcuni pensano che io sia così stupido da avere solo la possibilità di avere una rubrica”, denigra l’ex politico “È un disprezzo che, poiché veniamo dalla politica e se entriamo nel settore privato, non lo faremmo. Non potrò fare nient’altro.” Il nuovo consigliere di Shein smentisce qualsiasi idea di lobbying per l’azienda cinese. Con Christophe Castaner, Shein non è il primo tentativo di reclutamento: anche Nicole Guedj, ex segretario di Stato e Bernard Spitz, ex presidente della Federazione francese delle compagnie di assicurazione, sono stati reclutati all’interno del comitato per la responsabilità sociale e ambientale (CSR) del gruppo.

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